Avvocato ucraino residente a Bra rinnova la patente ma per il Mit Mariupol è in Russia. La replica: "Errore d'inserimento dati"

Sorpesa per un avvocato ucraino, residente a Bra nel cuneese, che nel rinnovo la patente si è ritrovato Mariupol - la sua città natale - come russa e non ucraina. Anton Gross, noto per aiutare i connazionali a trasferirsi in Italia tramite la sua società di consulenza, ha denunciato l'accaduto sui social. "Ho rinnovato la patente italiana, ma c'è una sorpresa...", scrive Gross allegando la foto della nuova patente dove accanto a Mariupol, la sua città natale, ora c'è scritto "Rus". "Perché un agente della polizia stradale ha riconosciuto Mariupol come Russia? Hanno già questa informazione nei loro sistemi?", si chiede l'avvocato. Nel suo post, Gross spiega la procedura per il rinnovo della patente italiana: una semplice visita medica (udito e vista), il pagamento di circa 100 euro e, dopo pochi giorni, i documenti arrivano a casa via posta con i dati errati. 

Un errore incomprensibile per il legale, soprattutto perché nel passaporto italiano "si vede chiaramente che tutti i dati sono corretti, Mariupol è in Ucraina e io non sono russo". Il dubbio delle prime ore è che si trattasse di un errore intenzionale e non di una semplice svista. Sul caso è intervenuta ieri, mercoledì 17 luglio, anche la deputata del Pd Lia Quartapelle che ha pubblicato le foto su del documento contestato chiedendosi: "Il ministero di Salvini riconosce l’invasione?". La risposta ufficiale del ministero è arrivata tramite nota in serata: "A totale rassicurazione dei parlamentari che hanno sollevato il tema, si segnala che in occasione di un rinnovo di patente Mariupol non è stata identificata come città ucraina a causa di un errore di inserimento manuale del dato. Un errore, è bene precisarlo, risalente al 2003 e che non è emerso nei successivi rinnovi del documento di guida. Gli uffici si sono messi al lavoro tempestivamente per l’opportuna correzione e per verificare non emergano altre anomalie".

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