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Una avaria totale della nave, forse causata dal gasolio sporco. Sono sconcertanti i primi riscontri dalle indagini sul crollo del Francis Scott Key Bridge di Baltimora, urtato ieri dalla nave da carico Dali. Sotto esame il carburante di cui l'imbarcazione portacontainer è stata rifornita prima della partenza dal porto della città del Maryland affacciata sull'Oceano Atlantico. I sei dispersi in mare, intanto, sono stati classificati dalle autorità come "morti".
Lo riferisce il quotidiano Wall Street Journal, secondo cui gli inquirenti intendono verificare l'ipotesi che la perdita di potenza dell'imbarcazione lunga quasi 300 metri possa essere stata causata da gasolio sporco immesso nei serbatoi della nave. Il quotidiano sottolinea che nessun investigatore è ancora salito a bordo della nave da carico, che resta bloccata contro il pilone del ponte lungo 2,5 chilometri contro cui si è schiantata ieri mattina. Secondo la testimonianza di uno dei membri dell'equipaggio, un'ora dopo aver levato l'ancora dal porto di Baltimora la nave ha perso potenza: "La nave si è spenta, abbiamo perso capacità di governo e sistemi elettronici", ha affermato l'uomo, secondo cui i motori della nave "hanno tossito e si sono spenti".
Un "blackout completo", come conferma al New York Times un funzionario, Clay Diamond, direttore esecutivo dell'American Pilots Association. Anche se i generatori di backup della nave si sono attivati, ripristinando un po' di energia, il sistema di propulsione è rimasto offline, secondo quanto ha detto il funzionario.
Quando la nave ha perso potenza - ha detto Diamond al NYT - il pilota salito sulla nave per comandarla nelle procedure di uscita dal porto, ha ordinato di virare il più possibile a sinistra e di calare in ancora per cercare di fermare o rallentare la deriva della nave verso il ponte. Una volta resosi conto di aver perso il controllo, il pilota - un veterano - avrebbe anche chiesto la chiusura al traffico del ponte, ha detto ancora Diamond al NYT.
La nave cargo Dali è di proprietà della Grace Ocean PTE ed è stata ispezionata almeno 27 volte nei porti di tutto il mondo da quando è stata costruita nel 2015. Un'ispezione effettuata a giugno in un porto del Cile aveva identificato un problema con "la propulsione e i macchinari ausiliari", secondo il sistema Equasis che raccoglie e rende disponibili gratuitamente su internet le informazioni relative alla sicurezza e alla qualità delle navi dell'intera flotta mercantile mondiale. L'ispezione più recente era stata condotta dalla Guardia Costiera degli Stati Uniti a New York il 13 settembre 2023. Secondo i dati, l'"esame standard" non aveva identificato alcuna anomalia. Un'ispezione condotta in Belgio nel luglio 2016 aveva stabilito invece la navigabilità della Dali era compromessa dopo che questa aveva urtato un ormeggio utilizzato per le navi nel porto di Anversa, danneggiando lo scafo.