ARTICLE AD BOX
Aveva deciso di fare una passeggiata, “evasa” dal giardino di casa senza che i genitori se ne accorgessero. Si è ritrovata a tre chilometri di distanza, disorientata e con qualche difficoltà a tornare indietro. E proprio questo smarrimento ha attirato l’attenzione di un passante che, con garbo, ma anche con un po’ di preoccupazione, ha avvicinato la ragazzina chiedendole come potesse esserle utile. È una storia di capodanno a lieto fine quella vissuta da una bambina di otto anni e dai suoi familiari l’altro pomeriggio a Loreto Aprutino. Perché la persona che ha notato la ragazzina sola in strada si è preoccupata subito di chiamare i carabinieri: la richiesta è arrivata alla centrale operativa di Pescara che, con la massima urgenza, ha girato la segnalazione alla compagnia di Montesilvano, competente per territorio. Una pattuglia del radiomobile del Nor, coordinata dal capitano Roberto Lunardo, è arrivata nella cittadina e immediatamente si è presa cura della ragazzina.
Per cautela è stato richiesto l’intervento di un’ambulanza del 118: la serata fredda e, si scoprirà subito dopo, il lungo tratto di strada percorso, avevano stancato la ragazzina. I sanitari l’hanno trovata comunque in buone condizioni. È bastato rassicurarla un po’ per darle modo di raccontare quella che a tutti gli effetti era diventata un’avventura. I militari le hanno parlato e pian piano sono riusciti ad effettuare tutti gli accertamenti necessari a rintracciare i genitori. Hanno ripercorso a ritroso la strada fatta e hanno scoperto che la piccola aveva praticamente camminato per tre chilometri e anche questo giustificava lo stato di stanchezza. Una volta raggiunta l’abitazione di famiglia è stato ricomposto anche il resto della storia: approfittando della buona giornata e delle vacanze ancora in corso, la bambina era rimasta a giocare nel giardino di casa. Un attimo di distrazione da parte dei genitori ed è riuscita ad allontanarsi, iniziando a camminare in autonomia. Attenta a non commettere imprudenze, almeno per quanto è stato possibile appurare. Il problema si è creato quando ha avuto difficoltà a rientrare in casa.
Non è stata però abbandonata dalla fortuna: il cittadino che l’ha vista e si è preso cura di lei ha fatto in modo che fossero i carabinieri a trovare una soluzione che ha tranquillizzato la bambina e la sua famiglia. Evitando anche che una banale imprudenza si trasformasse in un guaio. Perché, in fondo, nella vita di ogni adulto c’è il ricordo di tentativi di fuga, più o meno consapevoli, dal riparo offerto dalla famiglia: da bambini il mondo, già immediatamente fuori dal cancello di casa, è una realtà da scoprire. E la curiosità, si sa, aiuta i più piccoli a mettere da parte molte paure. Il resto lo fanno solidarietà e sensibilità, che hanno portato questa storia fino al lieto fine.