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Un uomo di 59 anni è stato sgozzato e decapitato dal fratello la cui testa è stata getta dal balcone. Il terribile omicidio è avvenuto nella tarda serata di ieri a Pannarano, in provincia di Benevento. Ad allertare i carabinieri sarebbe è stato l'assassino. Al momento non si conoscono i motivi del gesto.
Il delitto choc
Il delitto sarebbe avvenuto nella serata di ieri, mercoledì 3 luglio 2024, attorno alle 22.
Secondo quanto riportato da Fanpage.it. l'assassino, Benito S., è stato interrogato tutta la notte, per essere poi trasferito nel carcere di Benevento. La vittima è il fratello di 65 anni, Annibale. I due, secondo le prime ricostruzioni, vivevano insieme nella stessa casa. Al momento non si conoscono le motivazioni della terribile aggressione, i cui contorni restano ancora tutti da chiarire. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Montesarchio, guidati dal Comandante Virginia Coni, che stanno interrogando parenti e conoscenti dei due fratelli. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire il movente del fratricidio. Sul posto il procuratore, il pm e anche i vigili del fuoco.
Il corpo straziato
Alla scena avrebbero assistito anche alcuni vicini, secondo le prime informazioni. Quando i militari dell'Arma sono arrivati sul posto, si sono trovati di fronte la scena raccapricciante. Il corpo senza vita del 65enne era stato straziato da numerose coltellate e decapitato. Il fratello 65enne, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato raggiunto da diversi fendenti. L'uomo sarebbe stato colpito sia all'addome che al collo. Più volte, fino a recidere il capo. I due fratelli sembra vivessero assieme da alcuni anni. Annibale, maggiore di 6 anni, rimasto vedovo, sarebbe rientrato da Roma dopo la pensione. I rapporti con il fratello, però, sarebbero stati tesi, con frequenti liti familiari. Non è escluso che anche il delitto possa essere stato originato da una lite finita in tragedia. Il corpo della vittima, intanto, è stato trasportato all'obitorio dell'ospedale "San Pio" di Benevento. La procura disporrà l'esame autoptico, per ricostruire l'esatta dinamica dell'omicidio.
L'ipotesi della lite finita male
Secondo le prime informazioni, tra le ipotesi all'origine del delitto potrebbe esserci stata una lite finita male. Il 59enne, subito dopo l'omicidio, avrebbe chiamato i carabinieri e si sarebbe barricato in casa. Tanto che quando i militari dell'Arma sono arrivati avrebbero chiesto l'aiuto dei vigili del fuoco nell'ipotesi della necessità di aprire la porta. L'intervento dei pompieri, però, non è stato necessario Poi, però, il 59enne avrebbe aperto e non avrebbe opposto resistenza.