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Bidello (finto malato), lavora 9 giorni in tre anni. "Lavora" a scuola al Nord e faceva il noleggiatore al Sud

4 mesi fa 2
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Un assenteista seriale, un finto malato in grado di lavorare nove giorni in tre anni e percepire 40mila euro tra stipendi e indennità mensili di disoccupazione, continuando però a fare il noleggiatore in nero, attività che gli avrebbe permesso di mettere da parte un tesoretto di 300mila euro.

Siamo in Calabria, a Locri, ma le scuole in cui l'aspirante bidello aveva ottenuto i contratti annuali per essere inserito nel personale Ata sono a Pordenone, la città da cui è partita una segnalazione alla Guardia di finanza. L'uomo, 40 anni, è indagato per truffa e uso di atto falso. A cascata dovranno rispondere per ipotesi di falso anche i cinque medici che avevano certificato falsamente malattie invalidanti, tali da non permettergli di trasferirsi in Friuli per lavorare all'istituto tecnico Kennedy e all'istituto professionale Zanussi di Pordenone, ma anche al Torricelli di Maniago. La patologia? In alcuni casi si trattava di psoriasi reumatica, in altri di insufficienza renale.

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LA SEGNALAZIONE

È stata la dirigenza delle tre scuole friulane a segnalare l'anomalia del dipendente che lavorava tre giorni e poi si ammalava per il resto dell'anno scolastico. I finanzieri del Comando provinciale di Pordenone, coordinati dal colonnello Davide Cardia, hanno cominciato a incrociare le informazioni raccolte nelle varie banche dati. Ciò che le tre scuole lamentavano sarebbe stato puntualmente riscontrato, compresi stipendi e Naspi per oltre 40mila euro. «Il modus operandi era sempre lo stesso - spiegano le Fiamme Gialle in una nota - Dopo aver risposto alla chiamata dell'istituto scolastico, l'uomo si presentava in segreteria, firmava il contratto di lavoro e dopo tre giorni di servizio ritornava al paese d'origine, in provincia di Reggio Calabria, per svolgere in tutta tranquillità un'altra attività lavorativa, inviando falsi certificati medici emessi da professionisti compiacenti».

IL NOLEGGIO

La Finanza ha spiegato che, grazie a quei certificati, l'uomo riusciva a rientrare a Locri senza essere sottoposto a visita fiscale, ma anche di percepire il 100 per cento della retribuzione continuando ad accumulare punteggio per l'avanzamento in graduatoria. Un sistema di frode durato tre anni. Dalle verifiche è emerso che, senza alcuna autorizzazione, svolgeva l'attività di broker nel campo del noleggio auto a lungo termine. Un lavoro che gli permetteva di spostarsi in Italia ed all'estero sia per lavoro che per andare in vacanza. L'informativa dei finanzieri ha spinto il sostituto procuratore Marco Faion a emettere un decreto di perquisizione a Locri. Oltre a un pacco di documentazione che ricostruisce i tre anni di malattie, certificati considerati fasulli e la prova del doppio lavoro svolto dal quarantenne, i finanzieri sono tornati dalla Calabria con 300mila euro in contanti, trovati nell'abitazione dell'indagato. Si tratterebbe delle somme percepite noleggiando auto e che sono state poste sotto sequestro. Denunciati anche i cinque medici che firmando certificati falsi.

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