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Bimbo infettato dalla tenia dei cani viene salvato al Regina Margherita: aveva una cisti di 8 centimetri

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Redazione

Redazione 14 luglio 2024 13:52

Un bambino di 11 anni della provincia di Cuneo è stato salvato grazie a un intervento ad altissimo rischi, era affetto da una rarissima patologia infettiva che aveva causato lo sviluppo di una cisti di grandi dimensioni che gli comprimeva il polmone sinistro. Il delicatissimo intervento è stato fatto presso l'ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.

Il bambino era stato portato all'ospedale di Cuneo in seguito a una crisi respiratoria, ma successivamente è stato trasferito al Regina Margherita di Torino quando si è concretizzato il sospetto di un'infezione da echinococco che comprometteva la respirazione del piccolo e che poteva richiedere un delicato intervento chirurgico. L'echinococcosi o idatidosi è causata dall'infezione con larve di Echinococcus Granulosus, tenia delle dimensioni di 2-7 mm ospitata dai cani, dalle pecore, dalle capre e dai maiali. Il bambino aveva probabilmente contratto l'infezione in ambiente rurale.

Questo difficile e delicato intervento, fondamentale per restituire il bimbo ad una vita normale, è stato eseguito da un'équipe composta dal dottor Luca Lonati dell'équipe della Chirurgia pediatrica dell'ospedale Regina Margherita (diretta dal dottor Fabrizio Gennari) e dal dottor Paraskevas Lyberis dell'équipe della Chirurgia toracica universitaria dell'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Enrico Ruffini). L’intervento chirurgico, durato più di dieci ore, era particolarmente delicato per la posizione della cisti da echinocco che raggiungeva la dimensione di 8 centimetri e che si localizzava tra il lobo superiore ed il lobo inferiore del polmone sinistro del bambino, rischiando che si dovesse arrivare all'asportazione dell'intero polmone per essere rimossa.

Durante l’intervento il team di chirurghi è riuscito ad isolare tutti i vasi polmonari e a separare delicatamente la cisti dal tessuto polmonare e dai linfonodi del mediastino, riuscendo nell’asportazione della cisti senza romperla, evento che avrebbe potuto causare anche la morte del bambino per complicanze infettive o di shock anafilattico. Fondamentale il supporto del team anestesiologico pediatrico del dottor Lorenzo Moscaritolo del servizio di Anestesia e Rianimazione pediatrica (diretto dalla dottoressa Simona Quaglia). Un risultato davvero sorprendente per una patologia tanto rara quanto pericolosa, che può causare improvvisamente crisi respiratorie e shock anafilattico, mettendo a serio rischio la vita del piccolo paziente. Il bimbo ora è in ottime condizioni generali ed è già rientrato a casa dopo pochissimi giorni di ricovero per riprendere la sua vita di tutti i giorni insieme a mamma, papà e fratellino.

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