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Blitz degli ambientalisti in centro: protesta contro Intesa San Paolo

5 mesi fa 52
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a.d.

a.d. 24 aprile 2024 20:02

Blitz degli ambientalisti in centro, mercoledì 24 aprile. Nel pomeriggio, una ventina di persone legate a Extinction Rebellion hanno occupato le Gallerie d’Italia di Piazza San Carlo, museo di Intesa Sanpaolo, dove hanno steso a terra drappi neri ed esposto un mappamondo a cui sono stati legati molti palloncini colorati.

Appeso anche uno striscione con scritto “Intesa Sanpaolo: quanti palloncini per volare via dal fossile?”.
I palloncini sono un riferimento al film di animazione “Up”: "Questi palloncini dovrebbero portare la
Terra e chi la abita fuori dal mare di petrolio finanziato da Intesa", spiegano gli attivisti. "Ma nella realtà sono come le misure adottate finora: inutili per sventare il caos ecoclimatico verso cui ci stiamo andando a
schiantare".

La protesta è andata in scena nello stesso giorno dell’assemblea degli azionisti di Intesa e a pochi giorni dall’inizio del G7 Clima, Energia e Ambiente che si terrà proprio a Torino. L’obiettivo è denunciare i massicci finanziamenti di Intesa Sanpaolo nei progetti di estrazione, esplorazione e commercio in petrolio e gas, su cui i governi del G7 - tra cui l’Italia - stanno investendo.

"Per quanto Intesa Sanpaolo si dichiari una banca green, i numeri dicono un’altra cosa: è la banca fossile
italiana per eccellenza", dichiarano dall'associazione. "Come riportato nell’ultimo report di ReCommon, dal 2016 a oggi, Intesa Sanpaolo ha destinato all’industria fossile oltre 22 miliardi di dollari, risultando nella lista delle prime 40 banche a livello mondiale che finanziano l’espansione di multinazionali che operano nel
settore. Oltre alle conseguenze ambientali, diversi progetti finanziati dalla banca sono considerati
controversi per gli impatti sociali nelle aree interessate: è questo il caso del Rio Grande LNG, in Texas,
dove il rilascio di sostanze tossiche potrebbe avere gravi conseguenze su una situazione già tragica a
livello sanitario nella regione; o il Coral North di Eni, in Mozambico, dove la popolazione vive in una
spirale di crisi e violenza, anche legata alla disponibilità delle risorse. Quest’ultimo, attualmente in fase
di approvazione, rientra inoltre tra i progetti così detti 'bombe climatiche', ovvero con un potenziale
di emissione di oltre un miliardo di tonnellate di CO 2".

Le Gallerie d’Italia stanno attualmente ospitando l’esposizione fotografica “La grande saggezza” di
Cristina Mittermeier, in collaborazione con il National Geographic, proprio sul tema della salvaguardia
ambientale. "Un paradosso, visto che sono proprio le politiche finanziarie di banche come Intesa
Sanpaolo che stanno causando la devastazione degli ecosistemi qui esposti", concludono gli attivisti.

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