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Bologna, l’esempio più virtuoso è Italiano

4 ore fa 1
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Quella contro l’Atalanta nei quarti di finale di Coppa Italia è solo l’ultima delle imprese di un Bologna straordinario. Dopo una prima fase inevitabile di adattamento, sotto la guida tecnica di Vincenzo Italiano non solo le cose hanno continuato ad andare alla grande, ma anzi i numeri parlano addirittura di un leggero progresso rispetto all’annata storica con Thiago Motta.

L’anno scorso, infatti, dopo 22 giornate l’attuale tecnico della Juventus aveva collezionato 36 punti, con uno score totale di 27 gol fatti e 20 subiti. In termini di risultati, si registravano 9 vittorie, 9 pareggi e 4 sconfitte. Mentre in questa stagione, dopo lo stesso numero di partite, l’allenatore ex Spezia ha guadagnato 1 punto in più, con una differenza reti migliore (35 fatti, 27 subiti) e perdendo una partita in meno.

Scouting, tattica e buona gestione: le ragioni del successo

Queste statistiche non possono che confermare le qualità di Italiano, che fino ad ora è riuscito a eguagliare, se non quasi migliorare, i risultati strepitosi che sono valsi la possibilità per Thiago Motta di sedere in questo momento sulla panchina dei bianconeri.

Il tutto, dovendo rinunciare a due giocatori chiave dell’anno scorso come Joshua Zirkzee (autore di 12 gol e 7 assist in 37 presenze) e Riccardo Calafiori (2 gol, 30 presenze e ben 7 assist come difensore centrale), venduti rispettivamente al Manchester United e all’Arsenal per 45 e 50 milioni di euro.

Siamo di fronte probabilmente all’esempio più virtuoso in Italia, insieme all’Atalanta, di come bisognerebbe gestire una società calcistica con risorse economiche relativamente scarse; una ricetta perfetta composta di un bravo allenatore, una dirigenza accorta, un direttore sportivo eccezionale come Sartori e una grande sezione di Scouting. In questo senso, gli esempi più lampanti della qualità del lavoro svolto negli ultimi mesi sono gli arrivi di Santiago Castro e Benjamin Dominguez.

La punta argentina, acquistato un anno fa dal Velez per una cifra intorno ai 12 milioni, non ha fatto rimpiangere minimamente Zirkzee, avendo messo a segno nelle 31 presenze collezionate fino ad ora in questa stagione 8 gol e 7 assist (restando in linea con i numeri dell’olandese). Mentre l’ala sinistra classe 2003, arrivato dal Gimnasia La Plata la scorsa estate per soli 4 milioni, si è rivelato già uno dei giovani più interessanti e promettenti di questa stagione, rappresentando una figura chiave nello scacchiere di Italiano.

Resta il rammarico per una Champions League in cui i felsinei avrebbero potuto fare certamente meglio (a dispetto del gran finale di girone culminato nella prima storica vittoria nella competizione contro il Borussia Dortmund). Ma la prima, e forse inevitabile, fase di adattamento ai dettami tattici del nuovo allenatore è stata fatale per i destini europei del club. Inoltre, resta intatta la consapevolezza dell’utilità delle partite giocate in questa nuova super Champions; match che hanno permesso agli emiliani di acquisire sicurezza ed esperienza sul piano internazionale.

Risorse certamente preziose, specie in vista di un campionato e di una Coppa Italia in cui, dopo la qualificazione contro l’Atalanta, il Bologna ha ancora la chance di essere protagonista.

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