Le Borse europee avviano la seduta nuovamente in calo, in scia con l'Asia e Wall Street. Sui mercati non si allentano i timori per gli effetti dei dazi decisi da Donald Trump, mentre si guarda all'ipotesi di negoziati commerciali.
In flessione Francoforte (-0,8%), Londra (-0,7%) e Parigi (-0,69%).
La Borsa di Milano scivola rapidamente e cede il 3,5%. A Piazza Affari si scatena una violenta corrente di vendita che colpisce le banche. Unicredit lascia sul terreno il 7%, mentre cedono oltre il 6% la Popolare di Sondrio, Banco Bpm, Bper, Mps e Intesa. Male anche Tim (-5,5%).
Avvio in lieve rialzo per lo spread tra Btp e Bund. Il differenziale tra i due titoli di Stato sale a 113 punti dai 112 punti della vigilia. Il rendimento del decennale italiano scende al 3,74% dal 3,77% della chiusura di ieri.
Prezzo del petrolio ancora in calo con le preoccupazioni per i dazi: il Wti con consegna a maggio passa di mano a 66,33 dollari al barile con una flessione dello 0,93% mentre il Brent con consegna a giugno è scambiato a 69,53 dollari al barile con una riduzione dello 0,87%.
Avvio in lieve rialzo per il prezzo del gas. Ad Amsterdam le quotazioni registrano un incremento dello 0,6% a 39,44 euro al megawattora.
L'Asia in calo, Tokyo chiude ai minimi in 8 mesi
Le Borse asiatiche, orfane dei listini cinesi chiusi per festività, concludono una nuova seduta pesante, in scia con Wall Street. Sui mercati non si allenta la paura dei dazi, con i timori che la politica commerciale di Donald Trump porterà ad una recessione globale. Atteso l'intervento del presidente della Fed Jerome Powell.
Tokyo cede il 2,75%, ai minimi da otto mesi. Sul fronte dei cambi lo yen si attesta ai massimi in sei mesi sul dollaro a 146,06. In rosso anche Seul (-0,86%), Mumbai (-1%), Hanoi (-3,75%) e Bangkok (-2,6%).
Sul fronte macroeconomico in arrivo dagli Stati Uniti il tasso di disoccupazione.
La morsa dei dazi pesa sul dollaro, l'euro sale a 1,1083
Il dollaro ancora in caduta sulla scia dei timori per la tenuta dell'economia globale con l'avvio dei dazi decisi da Donald Trump.
L'euro in avvio sale a 1,1083 sul biglietto verde, con un aumento dello 0,2%. Si rafforza anche lo yen a 146,30 sul dollaro e si assesta ai massimi in sei mesi. Bene anche la sterlina e il franco svizzero.
La Borsa di Mosca apre in forte rialzo, +2,04%
La Borsa di Mosca ha guadagnato il 2,04% nei primi scambi di giornata, per poi assestarsi su un +1,76% rispetto a ieri. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Tass.
Nella lista di paesi colpiti dai nuovi dazi annunciati dal presidente americano Donald Trump la Russia non figura (al pari di Cuba, Bielorussia e Corea del Nord). Mosca è stata esclusa dalle tariffe perché le sanzioni Usa per la guerra in Ucraina "precludono già qualsiasi scambio commerciale significativo" con la Russia, ha spiegato la Casa Bianca.
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