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di Alfredo Macchi
Ilaria Salis, la docente italiana da 13 mesi in carcere a Budapest, resterà in cella. Il tribunale ha respinto infatti la richiesta di passare ai domiciliari in Ungheria presentata dai legali della 39enne. "Le circostanze non sono cambiate", ha detto il giudice Jozsef Sós aggiungendo che "esiste sempre il pericolo di fuga". Lʼimputata è entrata in tribunale di nuovo con manette e catene.
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