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gio.ur 27 settembre 2024 12:16
Ancora in flessione la produzione industriale in Piemonte. È quanto emerge dall''Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera' realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli Uffici Studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nei mesi di luglio e agosto 2024 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2024 e ha coinvolto 1.890 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 95.676 addetti e un valore pari a circa 63 miliardi di euro di fatturato.
Cosa dicono i dati?
Dai dati emersi dall'indagine risulterebbe che il comparto manifatturiero regionale è in difficoltà. Complessivamente nel periodo aprile-giugno 2024 la produzione industriale regionale ha registrato una flessione dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Male la provincia di Torino che segnala una flessione della produzione industriale dell’1,8%, frutto soprattutto delle problematiche registrate dalle imprese metalmeccaniche e mezzi di trasporto in primis.
A incidere è la componente estera che perde il 2,5% degli ordinativi e registra una flessione dell'1,1% del fatturato. Anche per quanto riguarda il mercato interno i dati sono di segno negativo, ma con valori più contenuti: -0,4% degli ordinativi e -0,8% del fatturato. Inoltre il grado di utilizzo degli impianti è stato pari al 62,7%, oltre 2 punti percentuale in meno rispetto allo stesso periodo del 2023.
Quali sono i settori che tengono e quelli che perdono?
A livello settoriale, tengono il comparto della chimica/plastica, che realizza un incremento della produzione dell’1,0% rispetto al periodo aprile-giugno 2023, portando a quattro i trimestri consecutivi di crescita, e l’alimentare, che torna sul terreno positivo (+2,7%) dopo la battuta d’arresto registrata nei primi tre mesi del 2024.
I mezzi di trasporto (-8,0%), il tessile e l'abbigliamento (-6,1%) registrano le dinamiche peggiori. Anche le industrie meccaniche (-2,9%) e quelle dell’elettricità ed elettronica (-2,7%) scontano flessioni più intense rispetto alla media regionale, mentre sono prossimi a quest’ultima i risultati registrati dai comparti dei metalli (-1,0%) e del legno e mobile (-1,0%).
Le reazioni
"L’andamento della produzione industriale in Piemonte continua purtroppo a rallentare", spiega il presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia, "la flessione dell'1,1% registrata nel secondo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente segnala difficoltà crescenti e diffuse nel comparto manifatturiero. Solo i settori della chimica-plastica e dell’alimentare si distinguono con un trend positivo. In questo quadro, è fondamentale adottare misure urgenti per sostenere le imprese e l’occupazione, facilitare gli investimenti e promuovere la crescita economica del nostro territorio. Solo attraverso un'azione coordinata e decisa potremo invertire questa tendenza".
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