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Cannabis light, in Piemonte a rischio 900 posti di lavoro: "Chiederemo alla Regione un tavolo di crisi"

3 mesi fa 4
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Novecento occupati diretti, il 10% del mercato nazionale e 15 milioni annui di fatturato. Sono questi i numeri dell'industria della cannabis light in Piemonte. Un settore che è sull'orlo del baratro a causa della decisione del Governo Meloni di rendere illegale un prodotto non stupefacente sul quale hanno investito migliaia di giovani imprenditori. A raccontarci le sue preoccupazioni è Luca Fiorentino, fondatore di Cannabidiol Distribution. 

"Chiederemo alla Regione Piemonte di istituire tempestivamente un tavolo di crisi, visto il numero di occupati in questo settore e visto il numero di imprese agricoli presenti sul nostro territorio", spiega Fiorentino, "Il presidente Cirio parla spesso di supporto all'agricoltura, al tema dell'agro industriale e mi auguro che si adoperi di conseguenza per gli agricoltori piemontesi che coltivano canapa". 

Sì, perché oltre alla questione politica poi c'è il tema pratico: come affrontare la chiusura di centinaia di piccole e medie imprese che hanno investito in un settore industriale e commerciale? Quali aiuti fornire ai lavoratori dipendenti che si troveranno in stato di disoccupazione? "In Italia parliamo di 150 milioni di euro di indotto economico. Il Piemonte copre poco più del 10% del mercato, quindi circa 15 milioni di euro", spiega Fiorentino, "Le aziende non avrebbero più possibilità di commercializzare, distribuire o operare con il fiore della canapa che rappresenta per queste realtà il 90% del fatturato. Sono destinate alla chiusura ed è un settore sviluppato per più dell'80% da persone che hanno meno di 30anni". 

Oltre al danno per Fiorentino c'è poi la beffa: "La cosa assurda è che il Governo pensa che i 2 milioni di consumatori spariscano, ma non è così. Non faranno altro che regalare un mercato di 150 milioni di euro alla criminalità organizzata. Il consumatore cercherà il prodotto nella piazza dove troverà spacciatori che in tasca avranno altre sostanze da proporgli, più forti e veramente stupefacenti". 

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