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Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha inviato una direttiva ai prefetti per sottolineare l'importanza di individuare, con apposite ordinanze, aree urbane dove vietare la presenza di soggetti pericolosi o con precedenti penali e poterne quindi disporre l'allontanamento.
Il Viminale indica - anche in vista del Capodanno - i provvedimenti per stazioni ferroviarie e aree limitrofe, ma anche piazze di spaccio e altre aree urbane, come le zone della movida, caratterizzate da un'elevata concentrazione di persone. Questo strumento - con risultati positivi secondo quanto riferisce il ministero - è in vigore a Milano per Capodanno e fino al 31 marzo e ha già avuto una sua prima applicazione a Firenze e Bologna.
Sicurezza, le direttive del Viminale per Capodanno
Nel corso della prima applicazione di questo tipo di ordinanze a Firenze e Bologna, negli ultimi tre mesi sono stati 105 i soggetti destinatari di provvedimenti di allontanamento su 14mila persone controllate.
Il Viminale spiega che ricorso alle cosiddette 'zone rosse' rientra nella più ampia strategia volta a garantire la tutela della sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini.
Inoltre «tali ordinanze sono particolarmente utili in contesti caratterizzati da fenomeni di criminalità diffusa e situazioni di degrado». Le misure potranno essere applicate anche in altre aree urbane dove si registrano spesso episodi di microcriminalità (furti, rapine), violenza (risse, aggressioni), vandalismo, abuso di alcol e degrado. In vista del Capodanno, l'applicazione delle 'zone rosse' - spiega ancora il Viminale - rappresenta «un ulteriore efficace strumento per rafforzare i controlli nelle aree di maggiore affluenza, anche in occasione dei numerosi spettacoli e manifestazioni previste».