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Un inchino a tutti gli effetti, quello di Carlos Alcaraz nei confronti dell’amico e rivale in campo Jannik Sinner. Un’ammissione di grandezza da parte dello spagnolo, che prima dell’Atp 500 di Rotterdam, vinto l’anno scorso dal 23enne pusterese, ha parlato della sfida che lo vede contrapposto contro di lui: "Jannik ha dimostrato di essere il migliore in questo momento, è pazzesco quello che sta facendo — le parole del numero tre al mondo —. Capisco che in tanti discutano su chi sia il migliore tra noi due, ma per me e per i tennisti che giocano contro di lui Jannik è sicuramente il più forte. Non sono d'accordo con quanto detto da Mouratoglou. Jannik avrà perso quattro o cinque partite in un anno (sei, ndr), non ha alti e bassi. In ogni torneo a cui partecipa o arriva in finale o alza il trofeo".
Le parole al miele di Alcaraz nei confronti di Sinner, che ha fatto suoi nove tornei in 13 mesi (compresi i due Slam degli Australian Open e quello degli US Open) sono arrivate nei confronti dell’allenatore Patrick Mouratoglou, che su Instagram aveva detto: "Jannik non è al di sopra di tutti, non penso che sia superiore ad Alcaraz — il suo pensiero su X — Quando Carlos è al suo meglio tra i due c'è una vera partita. Tutti vedono Jannik Sinner come il miglior giocatore del mondo in questo momento, ma non sono d’accordo. È stato dominante, ma ci sono diversi motivi per cui non lo metterei al di sopra di Alcaraz”.
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Poi, quando sui social gli hanno fatto notare il commento di Sinner, Mouratoglou ha risposto con un chiaro “Classic” (Classico), come per dire che non si aspettava altre dichiarazioni. Insomma, quella della rivalità Sinner-Alcaraz sarà una questione destinata a tenere banco anche in futuro.