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È in arrivo il “Cicadageddon” in America, precisamente a nord dell’Illinois, nel Midwest e in gran parte del sud-est del paese. Questa primavera miliardi di cicale periodiche di due covate diverse emergeranno dal sottosuolo, pronte a riprodursi e far chiasso dopo aver trascorso quasi tutta la loro esistenza (17 anni una varietà, 13 l’altra) nutrendosi della linfa delle radici degli alberi. Non tutti però riusciranno a raggiungere lo scopo di una vita, perché ad attenderli c’è un fungo parassita pronto a trasformarli in zombie.
Una Super Terra vicina a noi ha la sua atmosfera: ecco la scoperta degli scienziati
Le "saliere della morte"
Uno scenario da film horror quello che descrivono gli scienziati, come nei peggiori b-movies.
Massospora cicadina – questo il nome del fungo responsabile dell’epidemia – distrugge i genitali degli insetti e riempie il loro addome di spore fungine. Come se non bastasse il fungo prende il controllo del corpo della cicala provocando una sua ipersessualizzazione. Procreano con gusto senza fermarsi e i maschi cambiano anche il loro comportamento sessuale attirando altri maschi. L’accoppiamento è solo un modo che queste cicale hanno per diffondere la spora fungina, ovviamente in modo involontario. La parte posteriore della cicala infettata cade, compresi i genitali, che durante l’atto si intrecciano. Al suo posto appare un tappo bianco di spore che, una volta squarciato, le rilascia come pioggia. Questo è il motivo per cui la scienza le ha soprannominate “saliere della morte”. Fra una decina d’anni la prossima generazione di cicale periodiche che emergerà sarà già infetta, anche se agli esperti non è chiaro se questa specie si ammala sottoterra o una volta in superficie.
Gli effetti sull'uomo
Cos’è che controlla e cambia la cicala? Secondo Matt Kasson, professore associato di micologia e patologia forestale alla West Virginia University potrebbe trattarsi di anfetamina che come nell’uomo ha un potente effetto stimolante e nella cicala induce a un cambiamento comportamentale, ma altre ipotesi sono al vaglio. Il fungo potrebbe anche produrre anfetamina per allontanare i predatori vertebrati dalle cicale.
Essendo la cicala commestibile in molte parti del mondo, chi la mangia dovrebbe essere ancor più esigente. Kasson comunque rassicura che l’anfetamina non ha il potere di influenzare umani o animali una volta ingerito l’insetto. Scampato quindi il pericolo di una zombificazione di massa, quella resta confinata sul grande e piccolo schermo.