ARTICLE AD BOX
Cambiano i tempi, cambiano i gusti. E così lo storico Toblerone, la tavoletta di cioccolato triangolare con mandorle e miele nata cent’anni fa in Svizzera, almeno nel Regno Unito va in soffitta, sostituita da nuovi trend. Come il cosiddetto “Dubai Chocolate”, una barretta di cioccolato al latte ripiena di knafeh tostato (dolce mediorentiale a base di pasta kataifi) e pistacchio. È diventata una vera e propria moda sui social, con migliaia di influencer e food creator che lo sponsorizzano in tutto il mondo. Una mania che ha portato il prezzo del pistacchio negli Stati Uniti (primo produttore al mondo assieme all’Iran) a salire di oltre il 25% da inizio anno e a renderlo sempre meno disponibile, con l’offerta non in grado di sostenere il boom della domanda. Mentre il “Dubai Chocolate” è scomparso dagli scaffali di vari supermercati europei.
LE SCELTE
Mars Delight, Cadbury Dream, Rowntree's Texan. Sono solo alcune delle barrette di cioccolato un tempo amate e la cui produzione è stata interrotta nel corso degli ultimi anni. Il Toblerone, prodotto dall'azienda statunitense Mondelēz, nasce da una rivisitazione degli storici torroni del Sud Europa, con il nome che si rifà al suo inventore, Theodor Tobler. È stato fino a poco tempo fa un punto fermo nei supermercati e nei duty-free degli aeroporti di mezzo mondo. Ora arriva lo stop alla produzione nel Regno Unito perché, come spiegato dalla società, «sono cambiati i gusti delle persone». Le giovani generazioni, in particolare, a stento lo conoscono. L’azienda non ha specificato se il prodotto verrà ritirato dal mercato al di fuori dell’Uk, ma un annuncio del genere a ridosso di Pasqua, quando le vendite di cioccolato aumentano vertiginosamente, giocoforza significa che la società investirà su altri dolci.
Solo l’anno scorso Nestlé aveva annunciato di voler rimuovere le barrette di cioccolato Breakaway dalle linee di produzione alimentare. L'azienda svizzera ha parlato di un calo delle vendite di un prodotto un tempo indispensabile per il pranzo al sacco. Dolci come il “Dubai Chocolate” avevano invece avuto un successo modesto quando erano stati lanciati per la prima volta nel 2021 da parte della boutique "Emirati Cioccolatier Fix", ma poi i social, soprattutto TikTok, hanno invertito il trend. Recentemente Lindor e Lidl hanno creato la loro versione del dolce, con i clienti nel Regno Unito in coda fuori dai supermercati in tutto il Paese per acquistare una delle barrette, andate esaurite nel giro di poche ore.
LE CONSEGUENZE
E nel frattempo, secondo il Financial Times, dal 2022 a oggi il prezzo del pistacchio è passato da circa 7 a 10,30 dollari all’ettogrammo e sono molti i fruttivendoli che lamentano la difficoltà nel reperire la materia prima. Una pressione che si ripercuote su tutta la filiera, dai fornitori fino ai produttori artigianali e i rivenditori. L’Iran, però, quasi a conferma del successo del dolce, negli ultimi sette mesi ha esportato il 40% di pistacchio in più della produzione negli Emirati Arabi Uniti rispetto all’anno scorso.
Mentre in Turchia, dove molti dei dolci tipici sono proprio a base di pistacchio, il governo sta valutando misure per calmierare il mercato e ha aumentato le esportazioni dalla vicina Siria. La notizia arriva in concomitanza con l'aumento dei prezzi del cacao, che hanno raggiunto livelli record in tutto il mondo (in Italia il rincaro su base annua a marzo è stato del 10%). E i prezzi delle uova di Pasqua sono cresciuti anche del 50% rispetto al 2024, mentre si sono ridotte le dimensioni. È il fenomeno della cosiddetta “shrinkflation”, che rende i rincari a parità di prodotto ancora più elevati.