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E’ il più grande sequestro di cocaina liquida mai effettuato in Italia quello messo a segno dalla Guardia di Finanza di Latina in un casolare a Pontinia. Un’indagine complessa che è ancora nella fase iniziale e che potrebbe portare a sviluppi interessanti. Per adesso il risultato è eccezionale: le Fiamme Gialle, guidate dal capitano Gianmarco Sportiello, hanno individuato una notevole quantità di stupefacente nascosto in circa 250 taniche in uno sperduto casolare di campagna. In tutto sono stati individuati 100 litri di liquido risultato positivo alla cocaina. Il proprietario del casolare è stato denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti, si tratta di un uomo che non risulta coinvolto in precedenti indagini ma sul quale sono in corso ulteriori accertamenti per stabilire il ruolo nel traffico di cocaina. Di certo gli investigatori puntano a individuare le altre persone coinvolte, gente certamente esperta nel trattamento della cocaina liquida che richiede una procedura molto complessa.
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UNA RAFFINERIA
Il casolare sequestrato ha tutta l’aria di essere già stato utilizzato come raffineria per il trattamento della droga. All’interno, infatti, c’erano diverse sostanze necessarie al recupero della droga, tra l’altro altamente infiammabili e pericolose. C’erano imbuti, scotch, nastro isolante e bustine di cellophane, ma soprattutto oltre 1000 litri di solventi chimici di diverso tipo, soprattutto bioetanolo ed esano, le sostanze più utilizzate per la raffinazione e l’estrazione della cocaina dallo stato liquido allo stato solido originale. Soltanto le sostanze chimiche sequestrate hanno un valore stimato di decine di migliaia di euro, mentre il valore della droga è difficilmente quantificabile considerando che per stabilire il peso della cocaina occorre attivare un complesso processo chimico che richiederà del tempo. Si stima comunque un valore di centinaia di migliaia di euro.
RETE INTERNAZIONALE
I finanzieri della Compagnia di Terracina continuano gli approfondimenti per individuare i canali di approvvigionamento e distribuzione della droga, per arrivare ai nomi delle persone coinvolte nel traffico che probabilmente parte dal Sud America.
LA TECNICA
Per i narcotrafficanti la cocaina liquida è il futuro dello spaccio a livello internazionale. La polvere può essere dissolta in diversi solventi per produrre un liquido che permette, successivamente, di essere ritrasformato in polvere. Il vantaggio, per gli spacciatori, deriva dal fatto che le proprietà della cocaina liquida sono diverse da quelle della polvere: in poche parole diventa più difficile da rilevare con le metodologie tradizionali. Negli ultimi anni non sono stati molti i sequestri di cocaina liquida, ci sono state delle operazioni a Milano e a Napoli, ma quella portata a termine a Pontinia è al momento la più rilevante in termini di quantità sequestrata a livello nazionale. Un blitz che potrebbe portare a sviluppi interessanti.