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Comuni delle Valli di Lanzo, al via il servizio dell'infermiere di famiglia e l'assistenza pediatrica

5 mesi fa 5
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Redazione

Redazione 24 aprile 2024 15:06

Nasce il servizio dell’infermiere di famiglia e di comunità (IFeC) e dell'ostetrica di continuità. 

Il progetto è compreso nella “Strategia Aree Interne per le Valli di Lanzo” ed è stato realizzato in collaborazione tra l’Asl TO4, l’Unione Montana di Comuni delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone e l’Unione Montana Alpi Graie, sarà operativo sul territorio a partire dal prossimo mese di maggio, con sedi inizialmente nei Presidi della Salute di Ceres, di Pessinetto e di Viù, a cui se ne aggiungeranno altre al termine di un periodo di sperimentazione. Questo nuovo servizio si aggiunge al Punto Pediatrico Aree Interne, avviato lo scorso novembre nelle sedi di Ceres, di Lanzo e di Viù per potenziare l’assistenza
pediatrica sul territorio delle Valli e per intensificare la continuità delle cure, riducendo anche l’accesso improprio al Pronto Soccorso.

L’infermiere di famiglia e di comunità e l’Ostetrica di continuità si muoveranno sul territorio a stretto
contatto con i cittadini. In particolare a livello domiciliare, raggiungendo utenti (anziani, donne in
gravidanza,  in menopausa e neomamme con i loro piccoli) che vivono in un contesto familiare e sociale che richiede una particolare sorveglianza e/o protezione. Le loro funzioni si svolgeranno con un approccio olistico e con particolare attenzione al concetto di prossimità:

  • promuovere la continuità delle cure tra ospedale e territorio e viceversa;
  • promuovere la salute nella comunità attraverso l'integrazione delle cure con tutte le esigenze di ordine sanitario, sociale ed educativo del nucleo familiare, anche con la realizzazione di interventi educativi rivolti alla popolazione;
  • promuovere una presa in carico anticipata quando il bisogno non è stato ancora espresso, con interventi di prevenzione;
  • attivare la rete formale e informale di supporto alla persona e se necessario all’intero nucleo familiare, in stretta sinergia con le associazioni di volontariato locale, le amministrazioni comunali e le farmacie di prossimità;
  • pianificare monitoraggi individuali dei soggetti fragili e in condizione di pre-fragilità, con particolare attenzione alle persone affette da patologie croniche.

L’infermiere di famiglia e di comunità e l’Ostetrica di continuità attiveranno, secondo le necessità, anche il Medico o il Pediatra di famiglia e gli Specialisti e, all’occorrenza, proporranno interventi con ausili di telemedicina e di telemonitoraggio. Il numero degli operatori andrà gradualmente a regime compatibilmente con le risorse che via via saranno rese disponibili (sono
previsti 6 infermieri e 2 ostetriche).

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