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Si chiama Francisco Wenderley Luiz, già candidato senza successo alle amministrative del 2020, l'uomo che nella serata di mercoledì a Brasilia è morto facendosi esplodere dinanzi al palazzo della Corte suprema del Brasile (Stf).
Un episodio che ha portato alla sospensione immediata dei lavori in corso nella Camera dei deputati e al Senato, le cui sedi insistono sulla stessa "Piazza dei tre poteri" in cui si affaccia la Corte. Le autorità hanno anche disposto l'invio di elementi dell'esercito per rinforzare la sicurezza del palazzo presidenziale di Planalto, che si trova nei pressi della Piazza e in cui comunque, al momento delle esplosioni non si trovava il presidente socialista Luiz Inacio Lula da Silva.
Il primo allarme era scattato alle 19.30 ore locali (le 23.30 in Italia), con l'esplosione di ordigni artigianali collocati nel portabagagli di una macchina intestata a Luiz e parcheggiata tra la sede della Corte e un palazzo della Camera dei deputati. Venti secondi dopo, a circa trecento metri di distanza, il gesto suicida con la seconda esplosione: Luiz, si legge nella ricostruzione della polizia, si è avvicinato "con atteggiamento sospetto" alla statua che campeggia dinanzi alla Corte. L'uomo ha trafugato con uno zaino che aveva con sé e, vedendo un vigilante che si avvicinava, ha aperto la camicia mostrando di avere indosso una sorta di vistoso orologio digitale, presumibilmente un ordigno. Senza proferire parola, Luiz ha fatto esplodere un paio di "artefatti", quindi si è sdraiato al suolo e collocato l'ultimo vicino alla nuca, uccidendosi.
Nel 2020, l'uomo si era presentato senza successo alle elezioni amministrative nella sua città natale, Rio do Sul, in rappresentanza del partito di cui Jair Bolsonaro è presidente onorario, ottenendo 98 voti. Luiz, conosciuto con il soprannome di Tiu Franca, aveva affittato due settimane fa una casa a Ceilandia, il quartiere più popoloso della capitale. Nel profilo Facebook, ora chiuso, Luiz aveva pubblicato una foto che testimoniava di un suo precedente passaggio nella sede della Corte suprema, in una data che gli inquirenti non hanno ancora potuto verificare. "Hanno lasciato entrare la volpe nel pollaio", recita la didascalia della foto che Tiu Franca ha scattato ritraendosi in un aula della Corte.
Il quotidiano O Globo riferisce che nello stesso profilo erano da ultimo stati pubblicati messaggi con icone di esplosivi e provocazioni alle forze di sicurezza. "Vogliamo giocare? Polizia federale, avete 72 pre per disinnescare la bomba che si trova nella casa dei comunisti di me***da", avvertiva Tiu Franca evocando i nomi di quattro politici tra cui l'attuale vicepresidente Geraldo Alckmin. "Attenzione ad aprire cassetti, armadi, magazzini, depositi di materiale, eccetera. Inizio alle 17 e 48 del 13 novembre 2024... il gioco finisce il giorno 16 novembre. Buona fortuna!". Luiz era già finito nel mirino degli inquirenti nel 2021, denunciato per aver organizzato feste affollate in locali pubblici contravvenendo alle restrizioni imposte dalle autorità per contrastare la diffusione del Covid 19.
URGENTE - Un atacante muere al hacer explotar 4 bombas frente al STF de Brasilia, Brasil. pic.twitter.com/FsCZgvOXfb
— El Corresponsal (@CorresponsalNet) November 13, 2024