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"Ci sarà Santoro, i 5 Stelle hanno votato contro le armi, insomma c'è qualcosa che si vede...": Paolo Mieli, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, stava commentando così le principali posizioni paifiste che si vedranno alle europee, quando Massimo Cacciari, pure lui ospite del talk, lo ha interrotto dicendo: "Ma figurati se ci si misura sulla presenza di Santoro, con tutto il bene che gli voglio". Il riferimento è al movimento pacifista del giornalista ed ex conduttore, che ha deciso di correre per le europee del prossimo giugno. "Non vogliamo rifondare la sinistra - ha detto Santoro -. Noi ci consideriamo insieme a tanti amici candidati nella lista ‘Pace Terra Dignità’ come ‘disertori‘, nel senso che dava Don Tonino Bello, ovvero ‘non belligeranti’, persone che non credono nella guerra come soluzione. Affrontiamo questa sfida come una campagna la pace“.
Secondo il filosofo ospite della Gruber, però, non bastano questi movimenti. "Il problema è un altro - ha spiegato - ci dovrebbe essere un'attenzione, una mobilitazione interna alle forze politiche per un discorso realistico di prospettiva di pace, non propaganda pacifista. Un discorso realistico all'interno dei governi, dell'Europa, non questo o quel movimentino locale. Cosa vuoi che conti il movimentino locale che prende una posizione sulle armi?". "Io credo che l'Europa non lo faccia perché gli interlocutori non sono pronti". ha chiosato Mieli.
Qui l'intervento di Cacciari contro Santoro a Otto e mezzo