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Controllare TikTok è diventato impossibile

6 mesi fa 5
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L’Antitrust ha chiesto a TikTok 10 milioni di euro di multa, perché rappresenterebbe una minaccia alla sicurezza psico-fisica dei suoi utenti, soprattutto quelli “minori e vulnerabili”. Il social network cinese avrebbe dovuto bloccare la “sfida della cicatrice francese”, una challenge che ha avuto il suo apice un anno fa, all’apparenza totalmente insulsa ma diventata un trend. Consiste nel pizzicarsi all’inverosimile gli zigomi fino a procurarsi ematomi che possono persistere per settimane, forse per darsi l’aria da reduci da una scazzottata, quasi una versione meno cruenta della “mensur”, che segnava a vita la guancia dei duellanti nelle confraternite studentesche tedesche.

Di fatto sono girati vari tutorial su come deturparsi la faccia, tantissimi ne hanno scritto ovunque e la Polizia Postale fu costretta a diffondere una pagina web, dove segnalava la pratica, dando consigli a ragazzi e genitori, specificando che la moda sarebbe durata poche settimane ma i segni sulla faccia se li sarebbero portati dietro per mesi.

La sfida del pizzicotto però è solo il motivo scatenante, la poderosa relazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è estremamente dettagliata e analitica, può essere scaricata dal sito www.agcm.it in un pdf di ben 44 pagine.

L’indagine è iniziata a marzo del 2023, sono stati esaminati dati, fatte valutazioni, sentiti esperti, tra cui un neuropsichiatra del Bambino Gesù di Roma, per arrivare alla conclusione che TikTok attui una “pratica commerciale scorretta”. La meticolosa e dettagliata analisi del social network ha quindi richiesto un anno di lavoro, ben lontano da ogni possibile sospetto di avere voluto cavalcare l’attualità, dandone notizia il giorno seguente alla notizia dell’approvazione, da parte della Camera USA, di una legge che minaccia di mettere al bando TikTok, a meno che proprietario cinese si decida a vendere la piattaforma.

Solo per dare una dimensione al fenomeno si consideri che, da come si legge nella relazione, nel 2022 sono stati stimati dai 10 ai 31 milioni di italiani iscritti alla piattaforma, il dato ha sicuramente una forbice molto ampia, è certo però che gli italiani quell’anno abbiano caricato dai 700 milioni a un miliardo di video. Parliamo più o meno di due milioni di video caricati ogni giorno, sarebbero 1.300 video al minuto. Di fronte a questa massa smisurata di contenuti è veramente difficile immaginare come possa essere tecnicamente possibile, almeno con la tecnologia oggi a disposizione, mettere in atto “misure adeguate ad evitare la diffusione di tali contenuti”.

Esiste poi, se vogliamo, un’appendice a tutta la questione “i pericoli di TikTok” che meriterebbe di essere approfondita, con strumenti analoghi a quelli che hanno stabilito il rischio della challenge delle guance pizzicate.

Il procuratore di Napoli Nicola Gratteri da mesi ripete, come un mantra, che TikTok made in Italy è diventato la vetrina più potente delle organizzazioni mafiose. Queste userebbero la piattaforma per pubblicizzare come “vincente” lo stereotipo del guappo, sapientemente rivisitato però con ostentazione del lusso e brand esclusivi, proprio per essere ammirato e imitato dai ragazzini, non sempre capaci a capire la differenza tra un piccolo delinquente e grande figo.

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