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Dipendenti comunali, aumento extra per evitare la fuga: fino a 60 mila euro per funzionari «qualificati»

5 mesi fa 4
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L’intenzione è chiara. Far tornare “attrattivi” i Comuni, e mettere una toppa all’emorragia dei dipendenti. I concorsi banditi dagli enti locali non riescono ad attirare i giovani, e anche chi già lavora in un municipio partecipa sempre più spesso alle selezioni per cambiare amministrazione e trovarne una che paghi di più. La perdita calcolata dagli stessi Comuni è di 10 mila dipendenti l’anno sui 400 mila del comparto. Come uscirne? Tra un paio di settimane inizierà il negoziato per il rinnovo del contratto. I Comitati di settore hanno dato il via libera all’atto di indirizzo che serve ad aprire il tavolo tra l’Aran, che tratta per il governo, e i sindacati. La novità del documento, è che sarà previsto un consistente aumento di retribuzione per i funzionari che hanno incarichi di «elevata qualificazione».

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Gli aumenti

La retribuzione di posizione, si legge nel documento, potrà essere portata fino a 22 mila euro l’anno. Oggi è attorno ai 16 mila euro. Questo “scatto” dovrebbe portare attorno ai 60 mila euro complessivi, lo stipendio di un funzionario “qualificato”. Ma questi aumenti potranno essere concessi solo dai Comuni che hanno le risorse a disposizione. A tal fine potranno usare anche eventuali risparmi sulle assunzioni. Se entrano meno persone nei ruoli dell’amministrazione, i soldi risparmiati potranno essere usati per dare il maxi scatto. Per tutti gli altri dipendenti resta l’aumento standard del 5,78% previsto anche per il resto degli statali. Per i dipendenti degli enti locali l’aumento vale complessivamente un miliardo di euro.

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