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"Dove incontrerò Vladimir Putin". Russia-Ucraina, ci siamo: lo storico annuncio di Donald Trump

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Nella giornata di ieri Donald Trump e Vladimir Putin hanno avuto una conversazione telefonica in seguito alla quale, ha reso noto il presidente americano, Mosca e Washington "inizieranno immediatamente i negoziati" sulla guerra in Ucraina. I due leader si sono anche invitati a vicenda nei rispettivi paesi. Trump ha informato Volodymyr Zelensky del colloquio. Secondo il presidente ucraino, la discussione si è concentrata "sulle possibilità di raggiungere la pace". "Stiamo definendo le misure congiunte con l’America per porre fine all’aggressione russa e garantire una pace affidabile e duratura", ha affermato. In seguito alla telefonata con Putin, Trump ha specificato che il suo primo incontro con il leader del Cremlino sarà "probabilmente in Arabia Saudita". "Lui verrà qui, io andrò là, e probabilmente ci incontreremo per la prima volta in Arabia Saudita", ha detto il Tycoon ai giornalisti alla Casa Bianca, senza fornire una data precisa.

Il presidente americano ha inoltre affermato di prevedere un "cessate il fuoco" in Ucraina "in un futuro non troppo lontano" sottolineando che a suo dire la prospettiva dell’adesione di Kiev alla NATO non sarebbe "realistica", e aggiungendo inoltre che "a un certo punto si dovranno tenere delle elezioni" in Ucraina. Proprio questo, del resto, è un punto che negli ultimi mesi è stato ossessivamente ripetuto dalla leadership russa, tanto che Putin ha detto più volte di non ritenere Zelensky un interlocutore "legale" per eventuali negoziati proprio perché il suo mandato sarebbe scaduto da tempo. Da parte sua, inoltre, il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth, ha definito "irrealistica" anche l’ipotesi che l’Ucraina possa tornare ai suoi confini precedenti al 2014, che includono la Crimea. Anche Hegseth ha negato la possibilità, come Trump, che Kiev possa entrare nell’Alleanza Atlantica, sottolineando però la necessità che in futuro, i paesi europei dovranno impegnarsi a fornire all’Ucraina una quota "stragrande" di aiuti civili e militari.

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