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A poco meno di una settimana dall'annuncio del duello tv tra Schlein e Meloni, lo scontro a due nel salotto di Bruno Vespa è stato annulato. Ma nel retroscena ci sono diversi aspetti che hanno portato alla dossoluzione del duello.
Quali sono, quindi, i vincoli che hanno spinto il servizio pubblico a rinunciare allo scontro tra la premier e la leader dem?
Manca la maggioranza
L’Autorità garante delle Comunicazioni (Agicom), sollecitata da alcuni esponenti politici rimasti fuori dal duello, come Conte e Renzi, aveva stabilito che la presidente del Consiglio e la segretaria del Pd avrebbero potuto sfidarsi soltanto se la maggioranza delle liste presenti in Parlamento avesse dato il via libera. Come si legge nel comunicato della Rai, questo obiettivo non è stato raggiunto: «manca la maggiornaza richiesta da Agcom». Assicura poi il Servizio pubblico che continuerà a garantire, come ha sempre fatto, il rispetto della par condicio nei notiziari e nei programmi di approfondimento con l’equilibrio e la correttezza riconosciuti dalla stessa Autorità».
Il rischio multa
Nel retroscena anche il rischio di una multa salata, dal range compreso tra i 25 e i 250 mila euro per violazione della par condocio. Secondo Agcom la condizione essenziale è garantire la «parità di trattamento» a tutti i soggetti politici, assicurando «la medesima opportunità di confronto».
Al contrario, con il duello del 23 maggio le due leader avrebbero avuto uno spazio d'eccezione, in prima serata. Un caso simile è quello che ci fu a Sanremo 2023, con la partecipazione di Chiara Ferragni come co-conduttrice. In questo caso l'Agcom inflisse una multa da 170mila euro alla Rai per la pubblicità occulta fatta dalla Ferragni durante le dirette Instagram nel corso del Festival.
Una forzatura politica
Ma lo scontro tra Schlein e Meloni sarebbe apparso anche come una forzatura politica, soprattutto dopo i recenti scandali che hanno coinvolto la Rai, come il caso Scurati, portando l'opposizione a ribattezzare la tv ironicamente come "Telemeloni". Organizzare un duello tv con la segretaria del Pd sarebbe risultato sbilanciato a favore di Meloni, che si sarebbe trovata a giocare in casa.
Duello su La7?
Intanto si sta ipotizzando di spostare il duello su La7: Mentana ha invitato ufficialmente tutti i leader dei principali partiti italiani a partecipare a un confronto in due serate, il 5 e il 6 giugno, alle ore 21.20, in vista delle elezioni europee. Hanno già accetatato Conte e Salvini, ci si chiede ora se anche Meloni deciderà di aderirivi. C'è chi prevede una risposta negativa da parte della premier, considerando che il suo intento potrebbe essere quello di aver un dibattito che la porti a scontrarsi con il principale partito d'opposizione, il Pd appunto. Questo le sarebbe utile a polarizzare l'elettorato e a consolidare il suo consenso nel centro-destra.