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Le Atp Finals di Torino sono un appuntamento importantissimo di questa stagione. Ne è convinto Ivan Ljubicic che in un'intervista a Repubblica fa il punto: "Il traguardo di una stagione, quello che ti fa dire “sì, sono stato proprio bravo, sono forte”. Da fuori magari non si percepisce bene fino in fondo ma per un tennista è un traguardo fondamentale per la carriera, direi subito dietro la vittoria in uno Slam. Io le ho giocate due volte e ne ero e sono ancora adesso molto orgoglioso, far parte di un gruppo esclusivo, dei migliori otto al mondo di un anno. E la stessa cosa me l’ha confermata Federer quando abbiamo lavorato insieme”.
Poi parla di Jannik Sinner: "Non sarà condizionato dal caso doping. Sinner ha una forza mentale pazzesca e lo ha già dimostrato anche nel momento più difficile della stagione, il caso doping. E’ rimasto sempre sul suo tennis e ha vinto come se non stesse succedendo nulla. E’ abituato ormai alla pressione, è la sua vita. La popolarità ti può condizionare, travolgere quando arriva all’improvviso. Non è il caso di Jannik".
"Bianco e avevo paura": la drammatica confessione di Sinner a poche ore dal match
Su chi può batterlo, l'ex tecnico di Federer ha le idee chiare: "Premessa: qui giocano i migliori otto del mondo, non è scontato vincere le partite. Però in questo momento Jannik è il più forte. Tra Zverev e Alcaraz io dico Zverev nei tornei indoor. Su campi così Alcaraz fa più fatica a trovare le sue soluzioni, i top spin estremi e le smorzate pagano meno, guardate dove ha vinto gli Slam, sulle due superfici naturali, la terra e l’erba. Le Finals sono le Finals, però lo scarto è netto. De Minaur non ha armi tecniche per battere Sinner, dovrà inventarsi tatticamente qualcosa per competere ma non vedo difficoltà, direi 90 a 10 per Jannik come percentuale". Infine una riflessione su Medvedev: "La svolta è stata Pechino lo scorso anno. Quella vittoria, utilizzando armi diverse dal solito, ha dato a Sinner la consapevolezza e lo si è visto in Australia, nel primo Slam vinto. Adesso è Medvedev a dover trovare alternative, è lui che deve adattare il suo gioco. Sarà una sfida molto combattuta, comunque, direi 60 a 40 per Sinner”.