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"Temo che possa innescarsi di nuovo una polemica che non giova a nessuno, spero ciò che è stato scritto nei provvedimenti già emessi possa essere letto e compreso. Si può dissentire o meno, la parola la dirà la Corte di Cassazione e la parola finale la dirà la Corte di giustizia, ma non c’è nessuna volontà di politicizzazione, di innescare uno scontro fazioso con le forze politiche". Ad affermarlo è il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia, a margine del convegno per i 60 anni di Md, sottolineando che "il merito delle decisioni è sempre criticabile, ma una cosa è la critica, un’altra è la rappresentazione di un potere come un potere che esonda, invade, quindi diventa arbitrario e in qualche modo eversivo, tutto ciò è inaccettabile".
A questo punto però Santalucia lascia intendere che la posizione "difensiva" da parte della magistratura è figlia delle tensioni, a suo dire, con l'esecutivo. "La politica ogni volta che irrigidisce i rapporti con la giurisdizione ci costringe alla difesa. La difesa è cosa giusta". Noi, "guardiamo alla società che è notevolmente cambiata e non rinunciamo al diritto di parola", afferma. Infine aggiunge: "Alle volte, siamo incapaci di leggere, usiamo un modo di rappresentarci che andrebbe rinnovato. Oggi se la democrazia liberale è in crisi, noi lo siamo di più. Bisogna cominciare a pensare anche auto-criticamente di più",