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a.d. 15 aprile 2024 13:03
"Fuori la chiesa dalla scuola" e "Teen star = diseducazione sessuale". Sono gli striscioni apparsi all'ingresso della scuola media Nigra a Torino dagli attivisti di Potere al Popolo che contestano la matrice cattolica dei corsi sulla sessualità proposti dal dirigente scolastico Maurizio Tomeo.
"Questa vicenda sembrava finita per il meglio qualche settimana fa: grazie a diverse manifestazioni di dissenso da parte di alcuni genitori di alunni della Scuola, Teen star - l’ente vicino a Comunione e Liberazione e ai movimenti Pro Vita che dovrebbe gestire questo percorso - aveva deciso di farsi da parte e interrompere i corsi", si legge in una nota.
"Già allora, Potere al Popolo si era unita alla protesta dei genitori dell’istituto Nigra. I motivi delle loro contrarietà ci erano sembrati totalmente condivisibili: le scuole devono essere un luogo di laicità, che rispetti le sensibilità (non solo confessionali) di tutte e tutti". E cinque famiglie avevano ritirato i figli da scuola.
"Nel nostro Paese c’è un disperato bisogno di un’educazione affettiva e sessuale, e non è certamente con un percorso che difende la sessualità solo all’interno del matrimonio e della famiglia, con una rappresentazione binaria dei generi, sponsorizzato in Italia da varie realtà anti-abortiste, che raggiungeremo questo obiettivo. Tutto è bene quel che finisce bene, dunque?", si chiedono da Potere al popolo. "A quanto pare no: dopo questo primo scontro il dirigente scolastico Tomeo e il suo collegio dei docenti è ripartito all’attacco chiudendo gli spazi di confronto con i genitori e riproponendo senza alcuna vergogna gli stessi identici percorsi di 'diseducazione sessuale' in salsa religiosa della Teen Star".
Gli attivisti ribadiscono che "in una scuola pubblica e laica non è accettabile che un tema così delicato sia affidato a un’associazione di stampo confessionale. Temi fondamentali come la scoperta consapevole de proprio corpo, l’uso dei metodi contraccettivi, il diritto all’aborto, genere e orientamento sessuale, le tematiche Lbgtqia+ non possono essere delegati a un ente che attraverso vagheggiamenti pseudo-scientifici cerca di introdurre una visione confessionale e retrograda anche nell’educazione sessuale dei più giovani".
La richiesta è chiara: "Pretendiamo dunque, ancora una volta, il ritiro dei corsi della Teen Star e denunciamo la scelta del Dirigente Scolastico di riaffidare i corsi di educazione sessuale a tale ente, nonostante le opposizioni di genitori e organizzazioni impegnate sul tema della laicità.
Da parte nostra continueremo a essere un presidio a favore di un’educazione sessuale laica, consapevole e accogliente, contro ogni possibile attacco all’autodeterminazione dei nostri corpi, contro la violenza maschile e la cultura dello stupro, così come contro qualsiasi forma di prevaricazione e cancellazione delle nostre sessualità.
L’educazione sessuale non può esser affidata a chi è impegnato a introdurre una visione confessionale nelle aule: vogliamo Teen Star fuori dall’istituto Nigra e dalla scuola laica".