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Elezioni a Settimo Torinese: ecco i candidati alla poltrona di sindaco

3 mesi fa 2
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Tra i 204 Comuni che andranno al voto il prossimo 8 e 9 giugno 2024, ci sarà anche Settimo Torinese. 

Dopo la vittoria al ballottaggio del giugno 2019, quando sconfisse il candidato del centrodestra Antonio Mencobello con il 64.6% dei consensi, Elena Piastra si ricandida a sindaco.

Classe 1984, sarà la candidata del centrosinistra unito, composto da Partito Democratico, Settimo Futura, Europa Verde-Verdi, Più Europa, Moderati e anche Movimento 5 Stelle, che proprio pochi giorni fa ha sciolto le riserve e ha detto "sì" all'appoggio all'attuale sindaca.

"Non è stato difficile immaginare un percorso comune, forti anche di questa esperienza di confronto con l’amministrazione in questo mandato, che pur nel rispetto dei ruoli di maggioranza e minoranza, è sempre stata incentrata sull’ascolto e sulla condivisione. Il Movimento 5 Stelle di Conte è un soggetto “progressista” e che quindi l’orizzonte ottimale, dove possibile, non può che essere quello di una convergenza con le anime di quel campo".  

Piastra ha annunciato la ricandidatura con un post social: "Inizia un un percorso che ci porterà a confrontarci con i settimesi su ciò che abbiamo realizzato in questi quasi cinque anni e sui nuovi progetti che abbiamo in mente per la nostra Settimo. Sarà una campagna elettorale impegnativa e sarà importante trovare l’energia e le risorse per poter raccontare a quante più persone possibile il nostro progetto per Settimo. Vorremmo finanziare la campagna attraverso alcuni eventi, in modo trasparente e aperto, a cui possono prendere parte tutti coloro che vogliono sostenerci, informarsi, confrontarsi".

E lo ha fatto con lo slogan "Settimo non si ferma”: "Esprime, secondo me, una delle caratteristiche della nostra città: una città che non si è mai fermata nella sua storia, che è cambiata continuamente e sa cambiare ancora. Da borgo di lavandai a città industriale, da dormitorio a realtà con molte opportunità. Il cambiamento, che spaventa così tante città, è invece nel Dna di Settimo, che non a caso è stata ed è il primo laboratorio di alcune innovazioni, dalla penna ai nuovi polimeri, nella cultura, nell’accoglienza. “Settimo non si ferma” significa anche che Settimo ha iniziato da tempo un percorso che l’ha profondamente cambiata e quel percorso continua. A me ricorda poi anche uno dei momenti più difficili di questi cinque anni: la pandemia, quando pensavamo di poter continuare a far finta di nulla e invece tutto ci ha obbligato a ripensarci, a cambiare tutto, a innovare i nostri servizi. Le nostre città di oggi sono molto diverse da quelle che abbiamo conosciuto prima. “Settimo non si ferma” - infine e soprattutto - perché non si fermano la passione, l’impegno e il lavoro per continuare a migliorare la nostra città, insieme ai settimesi".

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