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Elezioni, il monito di Coldiretti: "C'è poca agricoltura nei programmi elettorali"

3 mesi fa 4
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"Nei programmi elettorali gli agricoltori vengono sempre lasciati un po' indietro", a dirlo è Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte che questa mattina - mercoledì 29 maggio 2024 - ha avuto modo di confrontarsi con alcuni dei candidati alla presidenza della Regione Piemonte. "Ci sono tanti piccoli problemi come la fauna selvatica, come il problema degli invasi, il problema degli indotti dell'acqua, la riparazione delle tubature che perdono quasi l'80% di acqua. Ci vuole una consapevolezza maggiore che il comparto agricolo oggi in Italia è un comparto fondamentale perché appartiene non solo agli agricoltori, ma appartiene a una filiera che porta avanti il turismo, i ristoranti e il comparto italiano verso l'estero". 

L'agricoltura in Piemonte negli ultimi anni di emergenze ne ha vissute. "Quando mi sono insediata non sapevo dove mettermi le mani perché mi parlavano di peste suina, il problema dell'aria, il problema dei burocrati. Noi piano piano stiamo analizzando e stiamo portando a casa delle battaglie come quella sulla moratoria sui debiti agricoli per esempio". 

Rispetto ai cinque anni di amministrazione Cirio? "Abbiamo avuto sempre un dialogo costruttivo con la Regione in generale, anche perché diamo sempre delle proposte che sono razionali, che sono delle proposte costruttive. Certo se abbiamo un intervento regionale che non ci piace è chiaro che lo contestiamo". L'ultima proposta della Regione Piemonte è la realizzazione di 100 pozzi a uso agricolo con risorse regionali.

Un tema quello agricolo che non riguarda solo la Regione, ma soprattutto l'Unione europea: "Gli agricoltori sono i primi e i più preziosi ambientalisti perché sono loro le prime vittime dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento", spiega Paolo Damilano, candidato alle europee per Forza Italia, "Dobbiamo ribaltare la narrazione di chi li vorrebbe mettere solo sul banco degli imputati e promuovere il dialogo e la definizione di politiche agricole condivise con chi ogni giorno vive e lavora le nostre terre produttrici di eccellenze uniche al mondo. In Europa l’agricoltura rappresenta una delle voci di bilancio più importanti ed è fondamentale affrontare in modo pragmatico e non ideologico le sfide legate a transizione green, sicurezza alimentare e innovazione e ricerca, senza gravare gli agricoltori di requisiti eccessivi e oneri aggiuntivi".

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