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Emis Killa non potrà tornare negli stadi, ma sarà a Sanremo. Secondo quanto scritto dal Corriere della Sera, infatti, il rapper parteciperà alla kermesse condotta da Carlo Conti con il pezzo "Demoni", mentre resta indagato dalla procura di Milano per associazione a delinquere.
I guai con la giustizia
Emiliano Rudolf Giambelli, conosciuto con il nome d'arte di Emis Killa, è finito nel registro degli indagati nell'inchiesta "Doppia curva" dalla direzione distrettuale antimafia nel contesto criminale riguardante le curve ultras di Milan e Inter. In particolare, Killa, tifoso rossonero, sarebbe stato identificato mentre con altri 14 ultras assisteva all'aggressione violenta di uno steward prima della partita Milan-Roma: l'uomo fu preso di mira dopo aver cercato di bloccare l'entrata di un tifoso senza biglietto.
Non solo. Il cantante di Vimercate, inoltre, avrebbe rapporti con i fratelli Lucci e Fabiano Capuzzo, legati al mondo ultrà milanista, con cui gestisce un barberia a Monza. Le indagini avrebbero portato a galla l'ambizione imprenditoriale di Lucci, i cui contatti con il mondo musicale, tra cui lo stesso Killa, gli avrebbero permesso di «aumentare in maniera esponenziale, e con pochissimi controlli, i propri guadagni, avviando preliminari accordi tesi a gestire i concerti di tali artisti, sia sul territorio nazionale (ed in particolare in Calabria), sia internazionale». Tra le amicizie del cantante, liberamente sfoggiate sui social, anche quelle di persone vicine alle cosche calabresi come Alfonso Cuturello e Antonio Favasuli.
La partecipazione a Sanremo
L'iscrizione nel registro degli indagati e il daspo imposto dalle autorità che non gli consente di assistere alle partite di calcio non impediranno tuttavia al rapper di partecipare all'edizione 2025 del Festival di Sanremo, dove il cantante si esibirà in gara con la canzone "Demoni".