Esercito in Barriera, i presidi fissi non piacciono a Lo Russo: "Lo spaccio si è spostato in altre aree"

A Stefano Lo Russo i presidi fissi dell'esercito sembrano non piacere. È quanto è emerso questa mattina - martedì 18 giugno 2024 - durante un suo intervento radiofonico su radio GTT. Il tema è semplice: da quando ci sono i presidi fissi in Barriera di Milano gli spacciatori si sono spostati di qualche centinaio di metri in altri quartieri e in centro adesso sono più numerosi. Questo fenomeno è stato segnalato anche al Comune di Torino che segnalerà la faccenda la prossimo comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. 

"Sono un po' di mesi di sperimentazione di alcune iniziative", ha detto il sindaco, "Penso al tema dei pattuglioni a San Salvario e del presidio fisso a Barriera di Milano, è giunto il tempo di fare un bilancio per capire se la sperimentazione è efficace in queste forme o se deve essere modificata". Sì, perché i problemi non sono stati risolti, ma solo spostati. 

"La situazione in piazza Foroni è sicuramente migliorata, ma non risolta", aggiunge il sindaco, "Ci vengono segnalati da più parti episodi legati allo spaccio che si sono spostati in altre aree. È chiaro che il presidio fisso ha dei pregi perché ha degli elementi di visibilità che possono funzionare da dissuasore, ma è chiaro che poi il controllo del territorio anche mobile da parte delle forze dell'ordine può fare la differenza anche dal punto di vista della percezione". Senza contare che lo stesso Lo Russo non sembra essere entusiasta dell'impatto visivo dei mitra in strada. 

"Alla prossima occasione in cui ci sarà da discutere di questo tema faremo il punto della situazione anche per verificare se e come si può migliorare ulteriormente il servizio", ha concluso Lo Russo, "In questi anni ho imparato che bisogna fare interventi che risolvano i problemi. Sicuramente la disponibilità di verificare se si può cambiare questo tipo di approccio ci sarà se l'analisi lo determinerà". Come? Magari sono presidi mobili o pattugliamenti sul territorio.  

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