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Fadlun: “Hamas non si cura dei palestinesi, l’unico obiettivo è distruggere il popolo ebraico”

10 mesi fa 43
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«Gli episodi a cui stiamo assistendo nelle università, e non solo, sono puro e semplice antisemitismo». Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica romana, denuncia il clima di ostilità che si respira in Italia dal 7 ottobre e, parlando con La Stampa, spiega che «il tema non è politico. Si insultano e non si permette agli ebrei di parlare, si tratta di odio antisemitico che ormai è sdoganato». Quanto a quello che sta succedendo a Gaza, Fadlun sottolinea come sia Hamas «a colpire i suoi fratelli palestinesi e lo fa senza curarsene, perché il suo unico obiettivo è distruggere il popolo ebraico».
Il ribaltamento delle sorti
Con la festività di Purim alle porte, al Museo ebraico di Roma è stata inaugurata una mostra dal titolo “Bellissima Ester, capolavori per una regina”, un’esposizione che in 40 opere indaga la figura di Ester nei secoli, fonte di ispirazione per il cinema, il teatro e la pittura.
La vicenda di Ester è ambientata in Persia 2.400 anni fa, e racconta del re Assuero che, raggirato dal suo consigliere Aman, emise una sentenza di morte per tutti gli ebrei. Saranno Mardocheo, che già aveva salvato Assuero da un complotto, e sua cugina Ester - moglie del re - a convincere il sovrano a risparmiare il popolo ebraico. Un ribaltamento delle sorti («sorti» è il significato di Purim) che portò il perfido Aman alla forca e Mardocheo a diventare primo ministro del re.
Proprio tenendo bene a mente questi giorni drammatici della guerra a Gaza, Fadlun fa un parallelo con la festa di Purim: «Nel racconto di Ester c'è un passaggio che descrive quando Aman fu costretto dal re Assuero a portare Mardocheo a cavallo in giro per la città per onorarlo, con i vestiti e la corona del sovrano. Le figlie del perfido Aman, vedendo la scena dal tetto di un palazzo, pensarono che fosse Mardocheo a essere lo stalliere e così tirarono oggetti dalle finestre per ferirlo nel corpo e nell’anima. Ma lo stalliere, invece, in quel momento era Aman e fu lui ad essere colpito». Allo stesso modo, oggi, «Hamas, che rappresenta le figlie di Aman, colpisce la sua famiglia, i palestinesi, per arrivare a colpire gli ebrei senza alcun tipo di remora. Hamas sa bene che sta colpendo i propri fratelli, madri e padri, ma lo fa perché l’obiettivo è distruggere il popolo ebraico».
«La diplomazia di Ester»
Purim, dice il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, partecipando alla presentazione della mostra, «riassume tragedie e speranze del popolo ebraico, è la rivelazione di ciò che è nascosto, che poi è la radice ebraica della parola Ester. L’apparenza è il mondo pagano, ciò che è nascosto è la verità, ovvero la presenza divina: Purim ci ricorda che questa presenza c’è, anche se facciamo fatica a vederla. Discorso più che mai attuale in questi giorni drammatici che sta vivendo il popolo ebraico». La battuta che ricorre nella comunità alla vigilia delle feste è questa: «Hanno cercato di ammazzarci e non ci sono riusciti, adesso ci rallegriamo», ripete Di Segni che aggiunge: «In altre circostanze ci sono riusciti e allora non c’era nulla da festeggiare».
Nella storia di Ester, conclude Fadlun, emerge il ruolo centrale della donna, che è «riuscita a ottenere risultati diplomatici che a noi sono preclusi».

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