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False lauree in Bosnia, chiesti gli arresti per sette persone tra cui un italiano

9 mesi fa 31
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La Procura della Bosnia-Erzegovina ha emesso oggi mandati di arresto nei confronti di sette persone coinvolte nel rilascio di falsi diplomi di laurea in medicina, che sono stati poi utilizzati in vari Paesi, fra cui Italia, Svizzera, Croazia, Serbia, Libia.

Stando agli inquirenti, l'organizzatore di tali attività illecite è Salvatore Messina, cittadino italiano al momento irreperibile. I provvedimenti restrittivi sono giunti dopo una vasta operazione condotta sin dalle prime ore di stamane in varie località bosniache dalle Forze speciali di polizia per la lotta a corruzione e criminalità organizzata (Sipa).

Numerose perquisizioni sono state effettuate fra l'altro a Sarajevo, Gorazde, Zenica, Travnik, Konjic. I falsi diplomi di laurea sarebbero stati conseguiti in una presunta Università internazionale attiva a Gorazde. Salvatore Messina è indagato anche in Italia per truffa a centinaia di studenti e la promessa di lauree rilasciate da una presunta università italo-bosniaca.

Messina è accusato anche di truffa alla Ue che avrebbe elargito fondi per corsi di formazione   

Università fantasma, pronta una class action a Londra

Oltre 50 studenti che si sono iscritti all'università italo-bosniaca, guidata dal presidente del dipartimento tecnico-scientifico di studi europei Jean Monnet, Salvatore Messina, presenteranno una class action davanti al tribunale di Londra dove ha sede una delle società in cui confluivano i soldi pagati dagli iscritti ai corsi.

L'azione collettiva è finalizzata alla richiesta di risarcimento del danno subito dai ragazzi che, non solo hanno sborsato migliaia di euro per lauree non riconosciute dal ministero per la Ricerca Scientifica, ma hanno per anni frequentato inutilmente corsi privi di qualunque valore legale.

L'azione di risarcimento sarà portata avanti dagli avvocati Gabriele Giambrone e Mario Bellavista dello studio legale Giambrone & Partners che nei prossimi giorni depositeranno una denuncia anche alla Procura di Palermo che da mesi indaga per truffa sul cosiddetto Bosnia-Gate che vede al centro proprio Messina. Sono stati in centinaia tra il 2022 e il 2023 a iscriversi pagando costose rette annuali - fino a 20mila euro - per una laurea in Medicina, Odontoiatria e Farmacia, Veterinaria, Fisioterapia e Logopedia, Podologia, Ortottica e Infermieristica.

Oggi la Procura della Bosnia-Erzegovina, che pure indaga sul caso, ha emesso mandati di cattura nei confronti sette persone coinvolte nel rilascio di falsi diplomi di laurea, che sono stati poi utilizzati in vari Paesi, fra cui Italia, Svizzera, Croazia, Serbia, Libia. Tra i destinatari anche Messina che però è irreperibile. Nel mirino dell'inchiesta della Procura di Palermo sono finiti anche alcuni ospedali presso i quali l'università garantiva il tirocinio agli studenti.

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