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"Fate pulizia", "Pensate ai vostri": Sandro Ruotolo, scoppia la rissa

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Elisa Calessi 05 febbraio 2025

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Dopo le scintille di lunedì sul modo di fare opposizione sul caso Almasri (il M5S era per l’ostruzionismo, il Pd per disertare i lavori), ieri altre scintille ci sono state tra dem e Cinquestelle questa volta su un caso giudiziario: l’arresto del tesoriere del Pd campano, Nicola Salvati. «Per qualsiasi percorso di alleanza, nazionale o territoriale, ci vuole la massima intransigenza», ha messo in chiaro il capogruppo del M5S alla Camera dei deputati Riccardo Ricciardi, ospite di Ping Pong su Rai Radio 1. «Ci auguriamo», ha continuato, «che chi vuole sottoscrivere un accordo con i 5Stelle faccia una pulizia totale in casa propria». A stretto giro è arrivata la risposta, altrettanto puntuta, di Sandro Ruotolo, europarlamentare del Pd, di fatto uomo di fiducia di Elly Schlein in Campania. Il senso è: pulizia noi? ma guardate in casa vostra. «A Ricciardi», sono le parole di Ruotolo, «dico: noi siamo i primi a sospendere chi è accusato, ma i problemi ce le hanno anche le giunte a guida M5S e Pd, come quelle di centrodestra e civiche. La mafia sta dove c'è il potere, dobbiamo avere occhi apertissimi. È inutile che ci pizzichiamo. Però nel Pd ci sono forze sane, il cambiamento è in corso».


Ruotolo ha poi ricordato che Salvati «è stato immediatamente sospeso, Santanché, e non solo lei, nonostante le accuse sta ancora lì». Per Ruotolo «si tratta di porre al centro della questione morale, una questione per i diritti». Per quel che riguarda il Pd, «dobbiamo procedere nel rinnovamento del partito, dobbiamo aprire i circoli, dobbiamo andare oltre. Non abbiamo alcun dubbio, tuteliamo questo partito, le persone perbene sono la stragrande maggioranza». Ma il terreno giudiziario non è l’unico punto di schermaglia tra M5S e Pd. Anche su Beppe Sala, che spinge sul Salva Milano, i Cinquestelle hanno attaccato, ieri, i democratici, accusando il sindaco di “strattonare Schlein” e di usare un «fare ricattatorio» per tentare «maldestramente di mettere spalle al muro i tanti colleghi del Pd che dopo l'inavveduto ok al provvedimento votato alla Camera, si stanno rendendo conto di quale porcheria si tratti» (così la senatrice milanese del Movimento 5 stelle Elena Sironi.

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E in modalità battagliera si è presentato, ieri, a Cinque minuti e poi a Porta a Porta, Giuseppe Conte, leader del M5S. Certo, sparando contro il governo e Giorgia Meloni, che oggi non sarà in Parlamento per l’informativa su Almasri, ma anche senza concedere nulla al Pd e, anzi, preoccupandosi sempre di mantenere le distanze e marcare le distanze dai dem. A cominciare dalla guerra in Ucraina, su cui, ha ribaditoConte, il M5S fin dall’inizio ha avuto una posizione differente, contraria all’invio di armi per sostenere Kiev, mentre il Pd, ha accusato, si è schiacciato sulla stessa linea di Meloni. Quanto a Dario Franceschini, che ha proposto di archiviare un’alleanza vera e propria per concentrarsi su un accordo tattico solo sui collegi uninominali, Conte ha risposto con un «valuteremo». «A noi adesso», ha aggiuntoil presidente delM5S, «interessa continuare a dimostrarel'incapacità di questo governo, dimostrare che un presidente del consiglio deve parlare chiaro agli italiani senza menzogne». Per alleanze e coalizioni si vedrà. Nessuna fretta. Anche perché, non essendoci elezioni in vista, conviene distinguersi. Motivo per cuiil tasso di competizione tra M5S e Pd, Elly è avvertita, è destinato ad aumentarein questo 2025 libero da scadenze elettorali. E sarà una competizione tutta a sinistra.Come dimostra un’altra notizia che, negli stessi minuti, arrivava, da Bruxelles: la delegazione del Movimento Cinquestelle al Parlamento europeo è diventata membro permanente del gruppo della Sinistra (The Left) dopoil periodo di sei mesi di test (sia per il gruppo che per la delegazione). «Insieme ai nostri alleati di Sinistra Italiana e Movimento 5 Stelle», ha commentato la co-presidente della Sinistra Manon Aubry, «ricostruiremo le fondamenta di una Sinistra che non scende a compromessi e che offre una vera alternativa per il futuro di fronte all’ascesa dell’estrema destra in tutta Europa».

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