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Femminicidio di Solero, la confessione del marito assassino: "Mi sento depresso e ho i debiti, ho fatto una cavolata"

3 settimane fa 4
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Depressione, anche se non è mai stata diagnosticata da alcun medico, e preoccupazione per la sua situazione economica, visto che aveva accumulato debiti per alcune migliaia di euro. Potrebbe essere questo mix la molla che ha fatto scattare la follia omicida in Giovanni Salamone, il 61enne che nella notte di ieri, mercoledì 16 ottobre 2024, ha ucciso a coltellate la moglie Patrizia Russo, 53enne, nella casa in cui abitavano in via Cavoli a Solero, nell'Alessandrino. Almeno questo è il quadro che ha descritto lui stesso, assistito dall'avvocato Stefano Daffonchio, nell'interrogatorio davanti al pm Andrea Trucano della procura di Alessandria. Il medico legale che ha esaminato il corpo della vittima ha trovato tracce di almeno sette fendenti, anche se sarà l'autopsia a dare un responso definitivo.

Lui: "Non riuscivo a dormire, sono sceso a prendere il coltello e l'ho uccisa"

"Ieri sera - ha raccontato Salamone - abbiamo cenato con suo fratello. Abbiamo parlato anche di me, visto che da qualche giorno mi sento depresso e anche lei mi vedeva cupo. Ho dei debiti, ma lei stessa mi aveva rassicurato dicendo che non era nulla di grave e che saremmo andati avanti. Quando siamo andati a dormire lei si è addormentata subito, io invece mi assopivo e mi risvegliato, non riuscivo a dormire come avrei voluto. Intorno alle 5, allora, sono sceso a prendere il coltello e l'ho ammazzata. Ho fatto una sciocchezza". Dopo l'accaduto, Salamone ha avuto la lucidità di togliersi il pigiama insanguinato, vestirsi e chiamare i carabinieri confessando subito quanto commesso. L'uomo prima dell'estate aveva cercato un lavoro a Solero in quanto con gli uliveti che aveva nell'Agrigentino non riusciva ad andare avanti.

Le ultime parole di lei: "Ho paura che possa fare una cavolata"

"Ho paura che possa fare una cavolata. È il mio faro, ne morirei. C'è mio fratello, questa sera ne parliamo con lui. Non lo riconosco più, mi spavento a lasciarlo solo domani". Sono le ultime parole dette al telefono da Patrizia Russo a un'amica nella serata prima di essere uccisa dal marito. Lei, evidentemente, non temeva per se stessa ma aveva paura che lui potesse compiere qualche gesto autolesionista. Lei stava con lui da quando aveva 14 anni, quindi da ben 39 anni. Lo scorso 25 novembre 2023, nella giornata contro la violenza sulle donne, aveva scritto su Facebook un post contro la violenza sulle donne: "Tua moglie ti darà tuo figlio. Ti servono altri motivi per rispettare le donne?".

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