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Filippo Turetta, nuovo video dell'interrogatorio: «Non avrei mai pensato di fare questo a Giulia»

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«Non avrei mai pensato di farle questo, ecco, ho preso la macchina, l'ho caricata in macchina e poi siamo partiti…ho provato a scuoterla, a urlarle a voce ma non rispondeva…». Sono stralci delle frasi pronunciate da Filippo Turetta, il giovane reo confesso dell'omicidio dell'ex fidanzata, Giulia Cecchettin, durante l'interrogatorio fiume davanti al pm Andrea Petroni il primo dicembre 2023, nel carcere di Verona.

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L'interrogatorio inedito di Filippo Turetta

Un documento che stasera verrà trasmesso su Rete4 nel corso della puntata di 'Quarto Grado'.

Negli spezzoni del video dell'interrogatorio si vedrebbe Turetta guardare sempre a terra, mentre risponde al magistrato, senza mai una lacrima. Un documento che arriva a pochi giorno dall'inizio del processo in Corte d'Assise a Venezia, lunedì 23 settembre, alla quale però la difesa ha annunciato che l'imputato non sarà presente. 

La prima udienza del processo

Turetta con ogni probabilità non sarà presente in aula il 23 settembre a Venezia alla prima udienza del processo in Corte d'Assise in cui è imputato dell'omicidio dell'ex fidanzata. Una decisione che appare in linea con la scelta della difesa di evitare la spettacolarizzazione sui media del dibattimento. Il legale del giovane, l'avvocato Giovanni Caruso, ha spiegato in altre occasioni che la scelta del low profile da parte della difesa è motivato anche dal percorso «di consapevolezza e maturazione personale di Turetta rispetto al grave delitto commesso».

Sul 22enne pesa anche l'aggravante della premeditazione, che apre la possibilità dell'ergastolo. La difesa aveva già anticipato anche di non voler chiedere per lui la perizia psichiatrica. Il processo - la prima udienza sarà soprattutto organizzativa - si terrà nella aula della Corte d'Assise di Venezia, alla quale potranno accedere solo una quarantina di persone, metà delle quali giornalisti accreditati; per le riprese tv sono state ammesse solo le telecamere della Rai. Nella lista dei testimoni c'è un solo nome per la difesa, una trentina invece quelli che saranno chiamati dalla pubblica accusa.

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