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ALPAGO - Distesa sull’asfalto in camicia da notte a una decina di metri da casa con alcuni ematomi sulla faccia: è un giallo la morte di Fiorella Galleazzi, 72 anni, originaria del Piemonte che viveva da sola in via Buscole 66/A nella piccola frazione che da Farra d’Alpago (Belluno) porta Spert. L’ha trovata un vicino di casa che verso le 7 passava di là per recarsi al lavoro. Ha chiamato i soccorsi, ma quando l’ambulanza Bravo 1 mandata sul luogo dalla Centrale del Suem è arrivata, al personale non è rimasto che constatare il decesso della signora.
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LA RICERCA
Intanto i carabinieri hanno chiuso la strada al traffico per consentire i rilievi. Il corpo è stato coperto con un lenzuolo bianco, nessuno oltre agli inquirenti, ha potuto avvicinarsi. Sul posto sono arrivati anche il medico legale e il pm di turno Simone Marcon che ha disposto l’autopsia sulla vittima ed ha aperto un fascicolo contro ignoti. I rilievi sono stati eseguiti dal nucleo scientifico dell’Arma, due militari con la tuta bianca hanno raccolto piccoli indizi, tracce apparentemente insignificanti inseriti in borse che ora verranno vuotate e analizzate. Un altro carabiniere ha percorso il breve tratto di prato che sovrasta il muretto a fianco della strada nel punto in cui la 72enne giaceva priva di vita, una decina di metri guardando tra i fili d’erba, ma nulla sarebbe stato trovato. Alle 13 arriva nei pressi del blocco dei carabinieri una Panda bianca che parcheggia in uno slargo nelle vicinanze. Ne escono i sindaci di Alpago, Alberto Peterle e il collega di Chies Gianluca Dal Borgo. Il carabiniere messo a controllare l’accesso li fa passare. Raggiungono il punto in qui si trova la salma, scambiano poche parole con i militari che stanno facendo i rilievi, salutano e tornano alla loro auto: «Non posso dire nulla, non conoscevo la vittima», sono le uniche parole che pronuncia Peterle prima di salire in macchina, avviarla per tornare in paese . Anche lui ha osservato le consegne di non aprire bocca su quello che ha visto o che potrebbe sapere.