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A fine ottobre 2024 la Francia ha raggiunto quota 150.052 colonnine di ricarica per veicoli elettrici aperte al pubblico, segnando un incremento del 35% rispetto all’anno precedente e un +300% negli ultimi tre anni. I dati, diffusi dall'Associazione nazionale per lo sviluppo della mobilità elettrica (Avere-France) e dal Ministero della Transizione Ecologica, mostrano un buon progresso, ma ancora distante dall’obiettivo di 400.000 punti di ricarica fissato dal governo per il 2030.
Secondo Enedis, le colonnine si aggiungono ai 2 milioni di punti di ricarica installati presso abitazioni private e aziende. Nonostante ciò, solo il 10% delle colonnine pubbliche attive offre una potenza superiore ai 150 kW, necessaria per ricaricare l’80% della batteria in meno di 30 minuti. Un requisito ritenuto cruciale per convincere gli automobilisti ad abbandonare i motori a combustione.
Sul fronte della disponibilità, il 70% dei punti di ricarica è stato operativo il 99% del tempo lo scorso mese, mentre il 5% ha registrato guasti superiori ai sette giorni consecutivi, con una probabilità del 95% per gli automobilisti di trovare almeno un punto di ricarica disponibile a una stazione. Il consumo totale dei punti di ricarica pubblici è stimato in 45,9 gigawattora, pari allo 0,01% del consumo elettrico mensile francese.
In Italia al 30 settembre i punti di ricarica a uso pubblico installati nella Penisola erano 60.339 (fonte Motus-e) , in aumento di 13.111 unità nei 12 mesi e di 9.661 unità dall’inizio dell’anno (+3.347 nell’ultimo trimestre).