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Festa grande per Gaza, anche a Milano. Scene di giubilo davanti al Castello Sforzesco, il "salotto" del capoluogo lombardo, per diversi minuti trasformato in un avamposto della Striscia con cor in arabo e bandiere palestinesi sventolate come testimonia un video dell'agenzia AGTW. "Gaza ha vinto", urlano i manifestanti sottolineando dunque come il cessate il fuoco arrivato dopo l'accordo tra Israele e Hamas per la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri venga interpretata dai pro-pal come una "vittoria politica" e soprattutto una sconfitta del grande nemico Netanyahu.
Alla vigilia del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, erano le 11.15 ora locale, le 10.15 in Italia, quando le armi iniziavano a tacere. Circa 3 ore dopo rispetto al previsto, a causa di un ritardo nella consegna della lista degli ostaggi da liberare da parte di Hamas. Migliaia di palestinesi sfollati hanno cominciato a quel punto a muoversi per tornare verso quel che resta delle loro case, spesso nulla vista la devastazione che 15 mesi di combattimenti si lasciano dietro insieme alle vittime. E i primi camion di aiuti umanitari tanto necessari sono entrati 15 minuti dopo lo scattare della tregua. Intanto si apriva un nuovo capitolo dell'applicazione dell'accordo: i primi tre ostaggi sono stati rilasciati da Hamas e, dopo la consegna nelle mani della Croce rossa, sono rientrati in Israele.
Si tratta di tre giovani donne che erano prigioniere da 471 giorni, 7 ottobre del 2023: Romi Gonen di 24 anni, che era stata rapita dal festival Nova; Emily Damari di 28 anni (che ha anche nazionalità britannica) e Doron Steinbrecher di 31 anni (che ha anche nazionalità romena), che furono prese dalle loro case nel kibbutz Kfar Aza. In cambio Israele libererà 90 detenuti palestinesi, 30 per ogni ostaggio rilasciato. Mentre a Milano i pro-Gaza festeggiavano, a Tel Aviv migliaia di persone si sono raccolte in quella che in questi mesi è stata soprannominata 'Piazza degli ostaggi' per seguire in diretta su un maxi-schermo i momenti della liberazione delle tre donne in ostaggio, che sono stati accolti da applausi.
La consegna delle giovani è avvenuta a Gaza City: le immagini mostrano le tre che camminano verso veicoli della Croce rossa mentre una folla di migliaia di persone, fra cui uomini armati a volto coperto che indossano le fasce verdi di Hamas e che supervisionano l'operazione. La Croce rossa ha poi consegnato le ragazze all'esercito israeliano dentro la Striscia e l'Idf le ha successivamente portate dentro Israele, per l'incontro con le madri e un primo controllo medico. In attesa di essere trasferite in ospedale nello Sheba Medical Center. "Questo è un grande momento, un momento emozionante. Un grande giorno", ha commentato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. "Il governo di Israele abbraccia le tre rientrate", ha aggiunto, promettendo che il suo esecutivo "si impegna al ritorno di tutti gli ostaggi".
Milano, festa palestinese in piazza dopo la tregua pic.twitter.com/HIDqHufbab
— AGTW (@AGTW_it) January 19, 2025