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Papa Francesco critica Trump: «Una disgrazia deportare i migranti». Poi annuncia la prima Governatrice del Vaticano

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Alla vigilia della cerimonia di insediamento del presidente Donald Trump da Papa Francesco arrivano strali (come del resto era prevedibile) sulla pianificazione relativa ai trasferimenti forzati dei migranti irregolari. «Non ci siamo sentiti. Ma se e vero sarà una disgrazia perché fa pagare ai poveri disgraziati che non hanno nulla il conto dello squilibrio, ma così non si risolve di certo il problema». Quanto all'Italia Bergoglio non vede che una soluzione demografica: «Se non fa figli, faccia entrare i migranti». 

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Nel corso del collegamento con Fabio Fazio sulla Nove non sono mancati anche annunci storici. Uno, per esempio, riguarda la presenza delle donne al vertice della Chiesa. Dopo la prima Prefetta in curia, nominata qualche giorno fa nella persona di suor Simona Brambilla, il Papa ha comunicato che a marzo prossimo promuoverà la prima Governatrice del Vaticano. L'incarico riguarderà suor Raffaella Petrini che da segretaria generale prenderà il posto del cardinale spagnolo Vergez Alzaga, attuale Governatore. Una novità davvero rilevante poiché non c'è mai stata nessuna donna Oltretevere che abbia raggiunto una posizione di governo tanto rilevante. «Le donne sanno fare meglio di noi».

Quasi un'ora di intervista con altre sorprese e aneddoti. Per sempio sulla sua elezione: la prima cosa che ha confidato di aver pensato dopo avere raggiunto il quorum necessario per diventare Papa, il 13 marzo 2013 è stato: «questi cardinali sono pazzi ma si faccia quello che Dio vuole». E poi si è persiono inciampato nella Sistina quando è andato a salutare il cardinale indiano (oggi defunto) Diaz che era in seggiola a rotelle. «Il primo inciampo del Papa, non ho visto lo scalino. Il Papa ineffabile ha iniziato con una cosa fallita» ha detto sbagliando il termine che è subito stato corretto da Fazio: infallibile e non ineffabile. 

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Libro

Sulla scrivania papale l'unico oggetto che spiccava era la sua autobiografia «Spera» che a pochi giorni dal lancio planetario della Mondadori è stata al centro di tante domande da parte del popolare conduttore televisivo. Per esempio l'umorismo e le tre barzellette  che vengono raccontate tra le pagine del volume. «Le barzellette sono una cosa bella della vita – ha spiegato il pontefice agli ascoltatori – Una persona che non sa ridere con le barzellette significa che gli manca qualcosa. Tutti abbiamo bisogno del senso dell'umorismo» ha spiegato Bergoglio. 

La Chiesa che immagina per il futuro è aperta a tutti, anche hai trans. E a tal proposito ha esposto la sua visione dei peccati sottolineando che i peccati della carne sono meno gravi rispetto, per esempio, a quelli che riguardano la negligenza verso i genitori anziani. «Questo sì che è un peccato grave. A me fanno schifo» ha detto, quei confessori che «durante le confessioni insistono molto sui peccati della carne e cercano nel colloquio solo quello». 

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Giubileo

Francesco è apparso un po' affaticato, con il respiro a volte un po' pesante. Tuttavia ha rassicurat0 gli ascoltatori che «il braccio sta meglio e si muove bene». Ringraziando nuovamente, come ha fatto durante l'Angelus, i mediatori che hanno aiutato Palestinesi e Israeliani a raggiungere la tregua. «Sono stati bravi» mettendo in evidenza che il futuro passa da come sapranno realizzare la formula dei due stati e due popoli. «Per la pace ci vuole coraggio”. 

Infine due parole sul Giubileo. Arrivare a Roma per attraversare la porta santa come se fosse un percorso turistico ha detto che non serve a nulla. «Bisogna che ci sia la conversione, cambiare lo stile di vita, il pentimento».

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