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di Mauro Evangelisti
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Si possono costringere due milioni di persone a lasciare la propria terra, per quanto martoriata e con gli edifici distrutti per il 70 per cento? L’Onu ha già dato una risposta: no, non si può. Spiega Volker Turk, alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani: «Qualsiasi trasferimento forzato è severamente proibito. Il diritto di autodeterminazione è un principio fondamentale del diritto internazionale e deve essere protetto da tutti gli Stati». Questo tipo di operazione andrebbe a violare la Convenzione di Ginevra, del 1949, ratificata sia dagli Stati Uniti sia da Israele.