In Germania è illegale protestare davanti ai consultori per l’aborto. ll parlamento tedesco ha approvato un disegno di legge che modifica la norma sui «conflitti in gravidanza», che regola l'informazione, la contraccezione e la pianificazione familiare. L'obiettivo è proteggere le donne incinte dalle cosiddette «molestie da marciapiede», ovvero le proteste da parte dei gruppi che vogliono scoraggiare le interruzioni di gravidanza con cartelli, striscioni e cori nelle immediate vicinanze dei consultori o di cliniche o studi medici che offrono consulenza o praticano aborti.
Evitare ulteriore stress
Secondo il governo tedesco, sia le donne incinte che il personale specializzato vengono presi di mira per imporre loro un'opinione diversa sull'aborto. Le persone in gravidanza che si rivolgono ai consultori a volte vengono fermate e messe di fronte a contenuti non veritieri o inquietanti, creando un disagio ulteriore in una situazione già «particolarmente stressante dal punto di vista fisico e mentale».
Il testo della legge
La legge è stata approvata con votazione per appello nominale con 381 voti favorevoli, 171 deputati hanno votato contro. Con la nuova norma ostacolare e molestare le donne incinte sarà vietato e in futuro potrà essere sanzionato con una multa fino a 5.000 euro. La legge contiene la regola per cui entro 100 metri dagli ambulatori o dagli ingressi di cliniche e centri di consulenza sono vietate alcune forme di protesta da parte dei pro-vita, tra cui impedire alle donne incinte e ai dipendenti di centri di consulenza, cliniche o studi medici di entrare e uscire dagli edifici, parlare alle donne contro la loro volontà, intimidirle e cercare di dissuaderle dall'aborto.