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Eccoci ad "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima curata da Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero. "Una rassegna che ha oggi diversi centri, diversi fuochi, e anche un rimbalzo tra questioni di politica internazionale e riflesso domestico - premette Capezzone -. I campus americani fuori controllo, vedete che si parte da fuori. Ma c'è riverbero interno: i tifosi domestici in estasi, come Piero Sansonetti", ricorda il direttore riferendosi alle vicende dei pro-Palestina che occupano i campus contro i quali è entrata in azione la polizia, dalla Columbia fino a Ucla.
"Poi Hamas che dice no alla tregua e, di fatto, non vuole o non è in condizione di restituire 20-30 giornali vivi: questo è quel che si legge sui giornali internazionali - riprende Capezzone -. Ma sui giornali italiani leggete che Hamas tratta ancora, c'è chi parla di "spiragli". Si accredita un'idea di una Hamas tuttosommato collaborativa".
E ancora, "dalla tragedia alla frasa. Oggi 3 maggio si recupera il Concertone, dato che il 2 maggio i giornali non sono usciti. In Puglia si è esibito tale Gennarone, rapper che ha pensato bene di dire che Giorgia Meloni è una bocch***. Il tipo ha poi aggravato le cose il giorno successivo, il tutto nel silenzio dei leader di sinistra, come Elly Schlein e Giuseppe Conte. Ma si sa, alle donne di destra si può dire di tutto", rimarca il direttore.
"Questo ci apre la strada al tema delle liste della campagna elettorale, tutt'altro che entusiasmante. Sul versante del generale Vannacci c'è l'endorsement al contrario di Luca Zaia, che dice di voterà per un veneto. Per altro verso, c'è una brutta intervista allo stesso Roberto Vannacci al Foglio, in cui dice: bene le posizioni di Tarquinio nel Pd, siamo pronti a collaborare. Poi corrispondenza di amori sensi anche tra Belpietro e Travaglio: Belpietro scrive oggi il pezzo che Travaglio ha scritto l'altro giorno, ossia che Putin ha ragione, noi gli facciamo cose cattive e dunque è normale che lui ce le rifaccia. E oggi Travaglio va avanti col lavoro: ci spiega chi non votare alle Europee, ovvero tutti tranne i M5s. Andiamo bene", conclude Capezzone. E ora, buona rassegna a tutti.