Non è la stagione più fortunata di Charles Leclerc, almeno per il momento. Il suo weekend a Miami è iniziato in salita: nemmeno un giro di prove libere e il monegasco è andato in testacoda in uscita dalla curva 16, ritrovandosi contromano senza riuscire a ripartire con la sua Ferrari a causa di un surriscaldamento della frizione. Bandiera rossa. Sessione finita e non è un dettaglio, perché era l’unica a disposizione prima che si faccia sul serio, stasera dalle 22,30 con le qualifiche della gara Sprint. In quel tratto la pista è molto stretta, impossibile fare manovra in tempo utile anche per via delle tante monoposto che seguivano e stavano arrivando, con la Mercedes di Lewis Hamilton in prima fila. Due pugni sul volante e Charles – di azzurro vestito come il compagno di squadra - è stato costretto a lasciare la sua monoposto: affronterà al buio la lotta per la mini-pole.
La Ferrari – senza aggiornamenti in attesa del pacchetto che arriverà a Imola - può parzialmente consolarsi con la prestazione di Carlos Sainz, il più veloce con gomme hard. Nella simulazione di qualifica, sulle soft, lo spagnolo ha invece chiuso con il terzo tempo davanti alla prima Mercedes, quella di George Russell (4°), mentre Hamilton – che ieri ha chiamato Newey alla Ferrari («È in cima alla lista di persone con cui vorrei lavorare») – non è andato oltre il settimo. Il re dei progettisti, all’ultimo Gp con Red Bull in F1 prima di dedicarsi alla hypercar per poi liberarsi definitivamente dal 1° aprile 2025, si è presentato regolarmente ai box in compagnia del team principal Christian Horner. Dopo un discorso al team, probabilmente per spiegare la sua decisione, ha seguito dal muretto le prestazioni di Max Verstappen e Sergio Perez. L’olandese ancora una volta ha chiuso davanti a tutti: è l’unica costante in una F1 che attorno a lui sta invece cambiando tutto.