È salito ad almeno 25 morti e 50 feriti a Gaza il bilancio degli attacchi israeliani sulle tende di rifugiati ad Al-Mawasi, vicino Rafah, nel sud della Striscia. Il nuovo bilancio è stato fornito dal ministero della Sanità di Gaza. Secondo Ahmed Radwan, portavoce dei primi soccorritori della Difesa civile a Rafah, alcuni testimoni hanno riferito ai soccorritori del bombardamento in due punti della zona costiera.
Intanto - secondo una denuncia di Medici senza frontiere (Msf) - le quantità di medicinali e attrezzature essenziali a disposizione dei team della ong hanno raggiunto livelli critici, visto che nessuna fornitura è entrata a Gaza dalla fine di aprile. Se i negoziati per sbloccare la situazione tra le parti restano al palo, Netanyahu ha confermato il suo piano per il futuro di Gaza: «una Striscia demilitarizzata, retta da un'amministrazione civile con sponsorizzazione interaraba».
Antonio Guterres afferma che la «totale illegalità» e il «caos» a Gaza stanno impedendo la distribuzione degli aiuti umanitari all'interno dell'enclave, motivo per cui è necessario un cessate il fuoco immediato, come riferisce il Times of Israel. Il segretario generale dell'Onu dice ai giornalisti che «la maggior parte dei camion con gli aiuti umanitari all'interno di Gaza sono stati saccheggiati perchè questa è una guerra diversa da qualsiasi altra. Abbiamo attacchi, bombardamenti e poi le truppe si spostano in altri luoghi», dice. «Hamas torna a essere quello originario e a Gaza regna il caos totale, e nella maggior parte del territorio non esiste alcuna autorità».
Il segretario generale delle Nazioni Unite aggiunge che «Israele non permette nemmeno alla cosiddetta polizia blu di scortare i nostri convogli perchè si tratta di polizia locale legata all'amministrazione locale [Hamas], quindi l'illegalità è totale». Il capo delle Nazioni Unite sottolinea inoltre che questi ostacoli pongono estrema difficoltà nella distribuzione degli aiuti. «Deve esserci un meccanismo, garantire che ci sia un minimo di legge e ordine che consenta la distribuzione degli aiuti ed è per questo che un cessate il fuoco è così necessario».