«Basta avere paura di prendere decisioni forti e oggettivamente necessarie: il mondo deve contribuire a difenderci dagli aerei e dalle bombe russe che ogni giorno uccidono gli ucraini». Il nuovo attacco di Mosca su un palazzo residenziale di Kharkiv, che ha causato almeno 35 feriti, tra cui tre bambini, e lasciato dei dispersi sotto le macerie ha mandato su tutte le furie il presidente Volodymyr Zelensky. Che ha colto l'occasione per tornare a premere sugli alleati occidentali affinché gli consentano di usare i loro missili a lungo raggio in profondità in territorio russo, per arrivare a distruggere gli aeroporti militari e i siti di lancio da cui il nemico lancia le sue «decine di bombe ogni giorno».
Attacco aereo russo a Kharkiv, palazzo in fiamme: decine di feriti
«Stiamo aspettando le decisioni in merito, in particolare dagli Stati Uniti, dal Regno Unito, dalla Francia, dalla Germania, dall'Italia, da tutti coloro la cui risolutezza può aiutare a salvare vite», ha insistito il leader ucraino. Il tema sarà affrontato da Zelensky nell'incontro con il presidente americano Joe Biden previsto nei prossimi giorni a New York, a margine dell'Assemblea generale dell'Onu, insieme a quello su un «significativo pacchetto» di aiuti militari per l'Ucraina, ha confermato il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan. Ma sia Roma che Berlino hanno già espresso la loro contrarietà ad allargare il raggio di azione di Kiev: le armi italiane servono a difendere la popolazione civile ucraina all'interno del suo territorio perché non siamo in guerra con la Russia, è la posizione del governo italiano.
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