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La decisione dei Paesi della Nato – Stati Uniti in testa – di concedere all’Ucraina la possibilità di utilizzare i propri aerei per difendersi anche nel territorio russo ha monopolizzato il dibattito bellico nelle ultime settimane. La verità, però, è che si è trattato di pura teoria o quasi. Sì, perché molti di quei caccia a Kiev non sono ancora arrivati. Ora, se non altro, c’è una scadenza. Il generale Arnoud Stallmann, comandante dell'aeronautica olandese, ha infatti annunciato che gli F-16 promessi a Zelensky entro la fine dell’estate saranno operativi. «Tutto si sta allineando» ha detto Stallman a margine di un incontro con gli avieri ucraini, in un base nel sud dell’Olanda per l’addestramento specifico.
Belgio, Danimarca, Paesi Bassi e Norvegia si sono impegnati a fornire all'Ucraina circa 80 aerei da combattimento F-16 di fabbricazione statunitense. E nonostante le richieste ucraine siano partite più di un anno fa, il programma per la fornitura dei mezzi ha subito ritardi di consegna e di addestramento. «Non sono solo i piloti ad aver bisogno di addestramento; anche i tecnici e i manutentori necessitano di istruzioni approfondite – ha spiegato il generale al Guardian -. Stiamo fornendo una formazione di supporto completa per garantire che possano mantenere efficacemente l'aereo». Posizione rilanciata dalla ministra della Difesa olandese, Kajsa Ollongren. «Gli F-16 sono davvero molto più complicati dei sistemi utilizzati finora dall’aeronautica ucraina… Non puoi saltare i passaggi, devi compiere ogni fase del processo, ma anche noi vogliamo consegnarli il più rapidamente possibile».
Ollongren ha ribadito che l'Ucraina potrà utilizzare gli aerei da combattimento donati dagli olandesi per effettuare attacchi all'interno della Russia, a condizione che l'uso sia per scopi difensivi e rispetti il diritto internazionale. Un passo più in là si è spinta la Danimarca che ha dato all’Ucraina anche il permesso di utilizzare i caccia per attaccare obiettivi strategici sul suolo russo. «Abbiamo visto che è necessario che l’Ucraina possa colpire all’interno della Russia. Altrimenti Mosca avrà sempre un vantaggio. Consentire all’Ucraina di utilizzare armi oltre confine aumenta l’efficienza delle sue azioni militari», ha spiegato la ministra di Amsterdam.
La situazione
L’Ucraina attende da mesi di utilizzare gli aerei da combattimento europei e spera che la loro introduzione possa cambiare le dinamiche della guerra. La Russia, finora, sta bombardando dall’interno dei propri confini, usando la gittata da 70 chilometri delle bombe aeree guidate Kab. E lo stesso Mykhailo Podolyak, braccio destro di Volodymyr Zelensky, ha affermato spesso che «contro questi missili, anche i sistemi di difesa aerea non sono così utili: serve l’aviazione. L’F-16 ha una gittata maggiore rispetto ai MiG e ai Su russi».
Gli F-16 rappresentano un salto di qualità per la flotta ucraina, al momento composta da MiG-29, Su-24 e Su-25, già “provati” da anni di guerra. I caccia Made in Usa possono trasportare un carico maggiore di armi e sono dotati di un sistema radar più potente, che può aiutare a mitigare lo svantaggio radar che Kiev ha sperimentato durante la guerra.
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Il generale Stallmann ha spiegato ancora che ci sono due percorsi di addestramento, uno per riqualificare i piloti esperti all'uso degli F-16, che si svolge principalmente in Danimarca e negli Stati Uniti, e il secondo per addestrare nuovi piloti da zero in Romania. «Abbiamo persone che hanno detto: “Voglio diventare un pilota”. Li testiamo e li addestriamo da zero», ha rivelato. «Il problema non è tanto l’addestramento dei piloti quanto il personale di terra; c'è tutta una serie di persone che necessitano di una formazione completamente diversa prima che gli F-16 possano essere utilizzati», ha detto una fonte militare ucraina. Quando il personale addestrato tornerà in patria trasmetterà le proprie conoscenze ai militari ucraini rimasti al fronte. E, a quel punto, mancheranno “solo” gli aerei.