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Momento critico. Così l'ha definito il generale Kyrylo Budanov, capo dell'intelligence militare di Kiev. L'Ucraina è in crisi. Non su tutta la linea, ovviamente, ma su più fronti. Anche perché l'offensiva russa si intensifica. Inevitabile, quindi, la ritirata. «A seguito delle azioni di fuoco e di assalto del nemico, e al fine di salvare le vite dei nostri soldati ed evitare perdite, i nostri soldati si sono spostati su posizioni più vantaggiose», per ritardare l'avanzata di Putin verso la città di Kharkiv, così il portavoce del sindacato ucraino Dmitro Likhoví.