Domani, sabato 1 febbraio, Hamas rilascerà Yarden Bibas, Ofer Calderon e Keith Siegel. Lo riferisce Ynet. In cambio della liberazione dei tre ostaggi israeliani, domani saranno rilasciati 90 detenuti palestinesi: nove stanno scontando ergastoli e altri 81 stanno scontando lunghe pene nelle carceri israeliane.
Yarden Bibas è il padre dei due bambini Kfir e Ariel di 2 e 5 anni ancora nelle mani di Hamas a Gaza insieme con la madre Shiri. Hamas più di un anno fa ha dichiarato che i tre sono morti in un bombardamento israeliano, ma l'Idf non ha trovato alcuna conferma. Yarden, 34 anni, è stato rapito separatamente dal resto della famiglia nel kibbutz di Nir Oz. E' stato portato nella Striscia con una motocicletta, appena arrivato nell'enclave è stato aggredito da una folla di civili che lo hanno colpito con una pietra alla testa.
Ofer Calderon, 54 anni, è stato preso in ostaggio il 7 ottobre 2023 nello stesso kibbutz, dove oltre 100 residenti e 15 braccianti agricoli stranieri sono stati uccisi, 80 i rapiti. Calderon, insieme a Erez e Sahar, due dei suoi quattro figli, si sono inizialmente nascosti nel loro rifugio ma sono stati trovati dai miliziani. Sahar Calderon, 16 anni, e Erez Calderon, 12 anni, sono stati rilasciati il 27 novembre 2023 nel primo cessate il fuoco. La nonna Carmela Dan si trovava a casa sua in fondo alla strada con la nipote dell'ex moglie di Ofer, Noya Dan: i loro corpi sono stati trovati il 19 ottobre.
Keith Siegel, 65 anni, è stato rapito insieme alla moglie Aviva Siegel, 62 anni, dalla loro casa nel kibbutz Kfar Aza, dove numerosi residente sono stati uccisi e le case bruciate. Aviva Siegel è stata rilasciata il 26 novembre 2023. Siegel, è originario della Carolina del Nord, ed è cittadino israelo-americano.
Fonti israeliane hanno dichiarato che l'elenco di tre ostaggi la cui liberazione è prevista per domani trasmesso da Hamas, è accettabile per Gerusalemme e rispetta le conclusioni raggiunte dalle parti. Le autorità israeliane avevano chiesto ai media di non pubblicare i nomi finché non fossero state informate le famiglie degli ostaggi.
L'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Steve Witkoff ha dichiarato in un'intervista a Axios che la ricostruzione di Gaza potrebbe richiedere dai 10 ai 15 anni. "Di Gaza non è rimasto quasi nulla, la gente si sta spostando verso nord per tornare alle proprie case e vedere cosa è successo, poi girarsi e andarsene... non c'è acqua né elettricità. È incredibile quanti danni siano avvenuti lì", ha detto Witkoff, aggiungendo che gli aiuti stanno entrando a Gaza come previsto, la gente sta tornando nel nord della Striscia e le misure di sicurezza nei corridoi di Netzarim e Filadelfia "funzionano meglio di quanto si aspettasse".
"Ecco perché - ha affermato l'inviato di Trump che mercoledì si è recato nella Striscia - sono andato a Gaza: per ispezionare l'implementazione, perché è molto importante. Il modo in cui ciò avviene influenzerà la nostra capacità di arrivare alla fase due dell'accordo". Witkoff, un promotore immobiliare, stima che solo la demolizione e lo spostamento dei detriti richiederanno cinque anni. Quanto all'idea del presidente Usa di spostare temporaneamente i civili palestinesi da Gaza all'Egitto e alla Giordania Witkoff ha detto ad Axios di non averne discusso con Trump ma che, da quello che ha visto durante la sua visita, Gaza è "inabitabile". "Non è rimasto niente in piedi. Molte munizioni sono inesplose. Non è sicuro camminare lì. È molto pericoloso. Non lo avrei saputo senza andarci e ispezionare", ha detto.
Intanto, aerei da guerra di Israele hanno effettuato una serie di attacchi aerei su obiettivi di Hezbollah nella Valle della Beqa, nell'est del Libano.
Lo rendono noto le Forze di difesa israeliane (Idf) - citate dai media locali -, precisando di rimanere "impegnate" nella tregua con il movimento sciita. L'Idf spiega che gli obiettivi "rappresentavano una minaccia per il fronte interno e le truppe israeliane", e includevano una struttura militare con un sito di produzione di armi sotterraneo e infrastrutture ai valichi di frontiera tra Siria e Libano che le milizie sciite utilizzavano per contrabbandare armi. Gli attacchi sono stati effettuati dopo che Hezbollah ha lanciato ieri un drone contro Israele, che l'esercito afferma essere stato intercettato. L'Idf sottolinea che il drone era una violazione dell'accordo di cessate il fuoco.
Fonti Ue, riaperto il corridoio di Rafah tra Gaza ed Egitto
Il corridoio d'ingresso di Rafah tra Gaza ed Egitto è stato riaperto. Lo fanno sapere all'ANSA fonti europee.
Kallas, 'parte oggi la missione civile Ue a Rafah'
"L'Europa è qui per aiutare: la missione civile di frontiera dell'Ue si schiera oggi al valico di Rafah su richiesta dei palestinesi e degli israeliani. La missione sosterrà il personale di frontiera palestinese e consentirà il trasferimento di persone fuori da Gaza, comprese quelle che necessitano di cure mediche". Lo annuncia l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas.
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