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Il carcere minorile di Torino è un inferno: spazi inagibili e carenze igieniche

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gio.ur

gio.ur 16 agosto 2024 09:10

Al carcere minorile Ferrante Aporti di Torino i giovani detenuti sono costretti a stare in cella 23 ore su 24. A denunciarlo alcuni esponenti del Partito Radicale che ieri - giovedì 15 agosto 2024 - sono stati in visita dentro la struttura detentiva. Tra questi Sergio Rovasio, presidente dell'Associazione Marco Pannella di Torino, e Bruno Mellano, garante regionale dei detenuti della Regione Piemonte.

"Tra i gravi problemi riscontrati vi sono certamente gli evidenti danni alle strutture dell'Istituto che impediscono la normale quotidianità", scrivono i radicali in una nota, "il personale deve gestire la sicurezza con infrastrutture danneggiate e con aiuto di agenti provenienti dall'esterno; i detenuti, che abbiamo incontrato, sono di fatto obbligati quasi tutti a rimanere chiusi dentro le celle 23 ore su 24 a causa degli spazi comuni inagibili; vi sono gravi carenze igieniche nelle celle per la mancanza di prodotti di ricambio; almeno quattro celle sono gravemente danneggiate e impraticabili; vi è mancanza dei regolari corsi di formazione educativi. Alcuni detenuti sono stati trasferiti in altre strutture di detenzione. Il grave problema sono i tempi di ristrutturazione che devono seguire tempi burocratici medio lunghi per il ripristino delle aree danneggiate".

I Radicali hanno poi annunciato che nei prossimi giorni invieranno alla direzione degli Istituti per minori una lettera-appello nella quale chiederanno di intervenire con la massima urgenza per ripristinare quanto prima le strutture danneggiate. Inoltre verrà inviato al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, un report sull’esito della visita anche in vista delle visite da lui programmate prossimamente in alcuni istituti penitenziari.

Estate in carcere

La visita fa parte di una campagna 'Estate in carcere' promossa dal Partito Radicale e da Forza Italia per denunciare le gravissime carenze delle strutture di detenzione: 65 suicidi nel 2024, sovraffollamento supera il 130% (61.140 detenuti rispetto alla capienza regolamentare di 51.269), violenza diffusa con centinaia di aggressioni al personale, gravissime carenze di personale (secondo recenti stime risultano mancanti 18.000 agenti penitenziari rispetto al fabbisogno), strutture fatiscenti, gravi carenze igieniche e sanitarie.

Il Partito Radicale ha sollecitato il Ministro della Giustizia Nordio a intervenire anche sulla grave carenza di personale dei magistrati di sorveglianza: 230 magistrati con uffici sotto organico del 50% che devono vigilare su 190 Istituti, 86.000 soggetti in esecuzione penale esterna, 100.000 liberi sospesi con l’ulteriore aggravio di 200.000 pratiche di liberazione anticipata inevase.

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